Linguistica e ICT: il trattamento automatico del linguaggio al centro del Convegno ‘TAL 2010 – Il TAL come motore per l’innovazione’

di di Serena Ferrara (Fondazione Ugo Bordoni) |

Italia


TAL 2010

Sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana, si terrà giovedì 28 e venerdì 29 ottobre, presso l’Accademia dei Lincei, la Conferenza ‘TAL 2010 – Il TAL come motore per l’innovazione’, organizzata dalla Fondazione Ugo Bordoni e incentrata sull’incontro tra linguistica e tecnologia informatica, ossia tra lo studio della lingua e il trattamento automatico del linguaggio.

Un incontro che appare assai importante per la valorizzazione del patrimonio culturale del Paese e per l’innovazione di settori fondamentali come, ad esempio, l’editoria. In questa prospettiva, le due giornate saranno finalizzate alla presentazione dei risultati pratici e delle realizzazioni che l’informatica applicata alla linguistica è riuscita ad ottenere: dalla verbalizzazione automatica delle udienze penali, che sarà illustrata da rappresentanti del Ministero della Giustizia, ai call center nella PA – di cui si parlerà nella tavola rotonda coordinata dall’Ing. Mario Frullone (Direttore delle Ricerche della Fondazione Ugo Bordoni) – fino all’audiolibro letto dai sistemi di sintesi text to speech.

 

Sebbene, infatti, l’utilizzo delle moderne tecnologie dell’informazione e della comunicazione sia al centro di una enorme quantità di processi che afferiscono alla sfera lavorativa, a quella dei servizi, dell’intrattenimento ma anche delle relazioni personali, è probabile che la maggior parte degli individui non si renda conto di utilizzare, nell’interazione con i moderni dispositivi elettronici, un linguaggio profondamente diverso da quello che usa quotidianamente nell’ambito delle proprie relazioni face to face. L’avvento delle interfacce grafiche, che consentono all’utente di dialogare col proprio PC senza doverne conoscere il linguaggio (basato su lunghe sequenze di 1 e 0), ha fatto sì che rimanesse pressoché sconosciuta alla stragrande maggioranza degli utenti la lingua delle macchine, con cui sempre più spesso ci troviamo ad interagire.

Qual è, oggi, il rapporto che si istaura tra le lingue naturali, o idiomi, così come esse vengono definite e studiate dalla linguistica, e l’utilizzo che ne fanno le macchine? Quale sarà il destino delle lingue naturali se le macchine, che sempre più sono alla base del nostro agire e inter-agire quotidiano, non ne riconosceranno le regole sintattiche e semantiche?
La convinzione che le lingue potranno sopravvivere solo se le tecnologie saranno in grado di riconoscerle e utilizzarle è alla base delle iniziative di studio e di ricerca finalizzate al trattamento automatico del linguaggio (TAL). Un ambito di ricerca che, in Italia, ha un punto di riferimento importante nel Forum TAL, istituito nel 2002 dal Ministero delle Comunicazioni con lo scopo di promuovere nuove iniziative dirette all’impiego di questa tecnologia, con particolare riguardo alle applicazioni nella Pubblica Amministrazione.
In un Paese come l’Italia, caratterizzato da una cultura prevalentemente umanistica, il Forum permanente sul TAL, che riunisce i rappresentanti di tutti i domini culturali e produttivi italiani attivi in questo ambito, ha fra i propri obiettivi lo sviluppo di strumenti linguistici altamente innovativi; la promozione di investimenti pubblici e privati nel settore, anche per la salvaguardia della lingua italiana e la sua diffusione nel mondo; la proposta di iniziative dirette all’ampliamento del mercato e allo sviluppo delle competitività dell’industria nazionale del settore; lo studio dell’evoluzione del TAL con particolare attenzione allo sviluppo di iniziative in ambito europeo.

I sistemi per il trattamento del segnale vocale hanno oggi molteplici applicazioni. Attraverso sistemi di sintesi vocale, una macchina può esprimersi in modo comprensibile, con un timbro e un’intonazione molto simili a quelli di una voce umana. La tecnologia di riconoscimento della voce è alla base di molti servizi automatici, in quanto consente un uso intuitivo e una grande facilità di accesso per l’utente. Mediante sofisticati componenti linguistici, è possibile la traduzione automatica di un qualsiasi testo da una lingua all’altra, riducendo al minimo l’attività di revisione da parte dell’utente. Il riconoscimento del parlante, ossia la possibilità di riconoscere chi dice una frase, può essere utilizzato per autorizzare l’accesso ad un luogo o ad un servizio oppure per riconoscere un individuo in mezzo ad un gruppo attraverso una sofisticata analisi statistica delle sue caratteristiche acustiche.

Alla Conferenza – promossa dalla Fondazione Ugo Bordoni, dalla Vanguard e da altri Enti e Aziende attivi nelle tecnologie del Trattamento Automatico della Lingua e presieduta da Giordano Bruno Guerri – interverranno tra gli altri: Enrico Manca (Presidente della FUB), Sergio Caserta (Vanguard), Pierluigi Ridolfi (Amici dell’Accademia dei Lincei), Stefano Aprile (Ministero della Giustizia), Umberto Croppi (Comune di Roma), Paola Frassinetti (Camera dei Deputati), Francesco Passerini Glazel (Osservatorio TuttiMedia), Luigi Rocchi (Strategie Tecnologiche RAI). Alle dieci sessioni che caratterizzeranno la due giorni, interverranno inoltre le aziende leader nel settore, quali Loquendo, Speechcycle, Telecom Italia, Almawave Gruppo AlmavivA.

Infine, dei progetti TAL nell’ambito del settimo programma quadro della CE parlerà Roberto Cencioni, mentre la valorizzazione della lingua italiana sarà il tema dell’intervento del Presidente dell’Accademia della Crusca Nicoletta Maraschio.
Nella sessione di chiusura è previsto l’intervento del Ministro Renato Brunetta.