Pedopornografia online: prosegue la lotta ai crimini contro l’infanzia. Shock per il caso di 700 bambini violati da adulti e animali

di Antonietta Bruno |

Un arresto e cinque indagati a margine di una importante operazione antipedofilia voluta dalla Procura distrettuale di Catania e dal Centro nazionale di Roma.

Italia


Pedopornofilia

E’ di un arresto e di cinque persone indagate il bilancio di un’importante operazione antipedofilia portata avanti dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni su disposizione della Procura distrettuale di Catania e del Centro nazionale di contrasto della pedopornografia di Roma e sotto il coordinamento del procuratore aggiunto etneo Marisa Scavo e dal sostituto procuratore Rocco Liguori, nei confronti di personaggi che avrebbero divulgato video pedopornografici su internet.

 

Un fatto gravissimo, ma purtroppo non isolato né poco diffuso nel nostro Paese, tant’è che lo stesso provvedimento è stato eseguito in cinque diverse città italiane. Roma, Torino, Ravenna, Cagliari e Milano. Città quest’ultima, nella quale si è provveduto all’arresto, in flagranza di reato, di uno degli indagati. Un pensionato di 69 anni – di cui non sono state rese note le generalità – sorpreso nella sua abitazione mentre scaricava filmati con abusi sessuali su bambini. Parecchio il materiale pedopornografico rinvenuto e posto sotto sequestro durante le attività di perquisizioni all’interno dell’abitazione dell’uomo che caricava e scaricava materiale attraverso il programma peer-to-peer denominato Lphant. Un programma di scambio di files di facile utilizzo per condividere musica, film, documenti e tanto altro ancora, con utenti di eMule e Bittorrent.

 

Un freno all’attività criminale in rete e un fatto che, come dicevamo, non è purtroppo isolato, considerato che appena ieri, i volontari dell’associazione Meter di don Fortunato Di Noto, pioniere nella difesa dell’infanzia, hanno denunciato alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania oltre che al Centro Nazionale contro la pedofilia online di Roma, un portale sul quale è possibile vedere 469 diversi video con ‘protagonisti’ ben  700 bambini di appena cinque anni violati da pedofili e animali. Cani e gatti nello specifico. Scene crude e  raccapriccianti con bambini legati, imbavagliati e abusati dai loro aguzzini.

 

“Una tragedia immane. Una disumanità che grida giustizia e maggiore impegno per colpire duramente gli abusatori di bambini – ha tuonato don Di Noto che sulla macabra scoperta ha aggiunto – una vera e propria criminalità organizzata (l’accesso mensile ha un costo di 200 dollari che passa a 400 per tre mesi e a 600 per un anno), per guardare video che ritraggono bambini dagli 8 ai 12 anni mentre si masturbano; bambine di 5 anni leccate anche da gatti”. “Non solo – ha aggiunto il sacerdote – i video sono suddivisi secondo le categorie ‘Lolite’, ‘antiche’, ‘bambini’, ‘esotiche’, ‘incesto’, ‘lesbiche’, ‘realtà’, ‘shock’, ‘guardoni’. E’ questa la vergogna sotto gli occhi di tutti ed è drammatico quello che si produce. 65 ore di film e 469 video, 700 bambini coinvolti: mi chiedo che cosa aspettano governi e Onu a pronunciarsi in maniera severa contro la pedofilia e la pedopornografia”.

 

Sul caso il governo però è intervenuto e alla denuncia di Fortunato Di Noto, Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità ha dichiarato: “Abbiamo il dovere di investire sulla prevenzione”. “In nostro Paese vanta nel contrasto alla pedofilia e alla pedopornografia leggi avanzatissime”. La stessa ha anche ricordato che c’è allo studio una nuova “normativa che diventerà ancora più completa con il reato di adescamento via internet, aggravanti di pena e raddoppio dei termini di prescrizione, con l’approvazione definitiva della Convenzione di Lanzarote, sulla quale si sta per esprimere il Senato”.”Per contrastare questo terribile fenomeno – ha aggiunto ancora la Carfagna abbiamo il dovere di investire sulla prevenzione. Ho voluto quindi che il nostro Paese fosse il primo ad aderire e diffondere la campagna realizzata dal Consiglio d’Europa contro la violenza sessuale sui bambini, ‘Stop child abuse’ che sarà presentata a Roma il 29 novembre e diffusa nelle settimane successive, attraverso non solo i media convenzionali, ma anche attraverso strumenti diversi, come, per esempio, i cartoni animati, destinati ai più piccoli”.