Windows Phone 7: il destino si ripete. Riuscira il nuovo Os mobile a rilanciare Microsoft nel segmento smartphone?

di Alessandra Talarico |

Il gruppo, intanto, dovrà gestire un nuovo addio eccellente: quello del chief software architect Ray Ozzie, definito da Bill Gates 'uno dei 5 migliori programmatori dell'universo'.

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Steve Ballmer e Ray Ozzie

“Microsoft lancia Windows 7 per far dimenticare Vista”. Così il quotidiano francese Les Echos titolava un anno fa un articolo sul lancio del nuovo sistema operativo Microsoft per Pc, che avrebbe dovuto far dimenticare al pubblico i difetti di Vista. E l’obiettivo, in quel caso, è stato centrato: accolto molto favorevolmente dai produttori di computer e dal pubblico, Windows 7 ha registrato vendite per oltre 175 milioni di unità, secondo le cifre pubblicate a luglio dal gruppo di Redmond.

Un anno dopo, la storia si ripete nel settore degli smartphone con il nuovo sistema operativo mobile Windows Phone 7 che, presentato  ufficialmente la scorsa settimana, verrà lanciato alla fine del mese su nove modelli – realizzati da produttori come Dell, HTC, LG e Samsung – distribuiti in 30 Paesi da una sessantina di operatori (tra i quali América Móvil, AT&T, Deutsche Telekom, Movistar, O2, Orange, SFR, SingTel, Telstra, TELUS, T-Mobile USA e Vodafone). Anche in questo caso, infatti, si tratta di far dimenticare lo scarso successo ottenuto dal precedente Os, Windows Mobile, e il ritiro dal mercato, ad appena due mesi dal lancio, dello smartphone Kin, destinato al pubblico dei giovanissimi.

Il gruppo di Redmond controlla una quota pari al 6,8% del mercato smartphone – contro il 9,6% di Google e il 15,4% di Apple – ma conta sul lancio globale di Windows Phone 7 per recuperare terreno di fronte all’avanzata dei rivali, Android di Google primo fra tutti, ma anche Apple. Il nuovo software include il supporto agli schermi touch, capacità di browsing migliorate e una nuova interfaccia utente e dovrebbe essere a breve rilasciato anche un primo aggiornamento per abilitare funzionalità di navigazione GPS e copia-incolla.

 

Microsoft, intanto, è alle prese con un nuovo abbandono ‘eccellente’: quello del chief software architect Ray Ozzie, che lascerà il gruppo alla fine del mese per motivi non ancora chiariti. Certo è che dopo l’addio di Stephen Elop, passato a dirigere Nokia, e quello di Robbie Bach (responsabile della divisione entertainment and devices), la società perde un altro uomo forte, fautore delle strategie che hanno traghettato Microsoft nel campo del cloud computing e definito da Bill Gates “uno dei 5 migliori programmatori dell’universo”.

In una nota interna ai dipendenti, il  Ceo Steve Ballmer ha sottolineato: “…concependo, incubando e guidando lo sviluppo di Windows Azure, Ray ci ha assicurato una piattaforma di base estremamente ricca che aiuterà l’innovazione a livello di applicazioni all’interno dell’azienda e per i clienti negli ani a venire”.

Non sembra, tuttavia, un addio definitivo, almeno Ballmer sembra sperare di no: “E’ sempre stato un ‘creatore’ e un partner e ci auguriamo di poter continuare la nostra collaborazione in futuro”.