NGN, avanti tutta! Galateri d’accordo con Agcom, ma nelle zone a fallimento di mercato serve intervento pubblico

di Alessandra Talarico |

Alla presentazione del servizio di teleassistenza MyDoctor@Home, il presidente di Telecom Italia si è soffermato sui vantaggi della banda larga e dei nuovi servizi digitali.

Italia


Gabriele Galateri

“Ci sono strumenti che possono veramente servire a migliorare la vita e a rendere più efficace la Pubblica Amministrazione, le imprese e un po’ tutta la società”. Ne è convinto il presidente di Telecom Italia, Gabriele Galateri, che stamani – a margine della presentazione del progetto  MyDoctor@Home, che estenderà la portata dei servizi di teleassistenza a 5 mila pazienti piemontesi – si è soffermato sui benefici apportati ai cittadini da un uso ‘intelligente’ della banda larga.

 

“Mi sembra molto positivo che si parli di banda larga”, ha affermato Galateri,  sottolineando che più si parla “del digitale e delle sue applicazioni” più si può contribuire ad accelerare la formazione di una “cultura digitale” che in Italia sembra ancora scarseggi.

Così come scarseggia, al momento, la fibra ottica, terreno di acceso confronto tra operatori, legislatori e autorità di regolazione, ancora alla ricerca di un accordo definivo per fare dell’Italia una ‘Fiber Nation‘.

Le società telefoniche sono tutte pronte a partire e sembra ormai chiaro che nelle 13 città più remunerative si realizzeranno più reti in concorrenza fra loro. Il punto interrogativo resta per le zone ‘grigie’ – quelle cioè, con scarsa rimuneratività e per le quali gli aiuti di Stato possono essere giustificati solo a patto che siano soddisfatte determinate condizioni – e quelle ‘bianche’, cioè le aree a fallimento di mercato.

L’ipotesi più accreditata, a questo punto, è quella di una newco: non l’ha esclusa l’Antitrust né l’Agcom, né la Cassa Depositi e Prestiti e anche Telecom Italia sembra disposta a fare la sua parte.

“Telecom Italia – ha detto Galateri – ha dato la sua disponibilità a partecipare in zone dove non c’e’ mercato a una collaborazione con altri privati o il settore pubblico sull’infrastruttura passiva, in modo che poi ognuno gestisca l’architettura che ritiene possa dare più opportunità”.

 

Nelle cosiddette zone grigie, Telecom Italia è pronta a condividere le sue infrastrutture passive con i competitor, “mentre nelle aree bianche dove non c’è mercato ci vuole una collaborazione con il pubblico. La linea è molto chiara”, ha ribadito Galateri, sottolineando di condividere la visione del presidente Agcom Corrado Calabrò, che dice: “a questo punto cominciamo ad andare avanti”.

 

Telecom Italia prevede fra il 2010 e il 2012 un investimento di oltre 9 miliardi di euro in Italia dei quali 7 nelle infrastrutture di rete e 2,7 miliardi nel settore dell’accesso. Investimenti, in linea con gli obiettivi Ue, che serviranno a migliorare la qualità della rete, modernizzando l’accesso a larga banda e assicurando una graduale estensione delle connessioni a 100 Mega, con la previsione di raggiungere il 50% della popolazione italiana entro il 2018.
La fibra ottica partirà dalle 13 principali città (1,3 milioni di abitazioni), che saranno coperte entro il 2012 e sarà poi estesa nella seconda fase (2013-2018) in altre 125 città, 51 entro il 2015 e le restanti 74 entro il 2018.

Tornando al servizio MyDoctor@Home, Galateri ha sottolineato che, anche se la tecnologia non può sostituirsi a chi fornisce le cure mediche, può tuttavia  “mettere il personale medico nelle condizioni migliori per effettuare il loro lavoro e garantire la migliore qualità delle cure ai pazienti dovunque questi si trovino”.

 

Il servizio, già sperimentato ma anciato per la prima volta a livello regionale, coinvolgerà inizialmente 416 pazienti, soprattutto malati cronici,  che  attraverso l’uso di appositi dispositivi elettromedicali potranno tenere sottocontrollo da casa i propri parametri fisiologici (peso corporeo, pressione arteriosa, frequenza cardiaca, saturazione dell’ossigeno ematico, glicemia, spirometria, elettrocardiogramma), che saranno poi inviati al reparto ospedaliero di riferimento in modo automatico, con il telefono cellulare, con la possibilità di attivare la funzione di “sms alerting” impostando soglie personalizzate per le misure di ogni singolo paziente ed essere avvisato tramite sms nel caso di superamento della soglia impostata. Il servizio, che ai pazienti costerà 2 euro al giorno, consentirà un risparmio dell’80% rispetto ai costi dei ricoveri ospedalieri e potrà inoltre essere utilizzato in ambito ambulatoriale dai medici di medicina generale in occasione di campagne di screening o per i pazienti per i quali i centri di eccellenza medica risultino distanti e difficili da raggiungere.

 

MyDoctor@Home, ha spiegato la società in una nota, “rientra nella nuova offerta di cloud computing di Telecom Italia, viene erogato in modalità “platform as a service” attraverso i Data Center del Gruppo, in modo scalabile e flessibile, consentendo alle strutture sanitarie di avvalersi della soluzione attraverso un canone di servizio “per singolo utente” e senza doversi dotare al proprio interno di infrastrutture tecnologiche dedicate“.