Web: suore sempre più internaute. Promosso un corso didattico per ‘offrire un aiuto al dialogo, alla pace e alla cultura del terzo millennio’

di Antonietta Bruno |

Da una recente ricerca è emerso che anche i preti usano con una certa frequenza i social network e addirittura il 61,5% cerca materiale online per le omelie.

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Suore internaute

“La suora nell’epoca digitale”. E’ questo il nome che l’Istituto di scienze religiose dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum ha pensato per il primo corso dedicato alle religiose per meglio fare comprendere loro il valore della rete, sempre più amica e ‘confidente’ dei giovani, e sfatare i timori di un web che, nonostante tutto, in molti ancora rifiutano perché poco conoscono.

 

“Il mondo del web non deve fare paura, anzi è un modo per contribuire all’evangelizzazione” spiegano i promotori del progetto. “Un uso costruttivo dei mezzi di comunicazione può dare ottimi frutti e offrire un aiuto significativo al dialogo, alla pace e alla cultura del terzo millennio. Anche le suore possono dare un contributo importante a questo processo di rinnovamento positivo della nostra società, sempre più caratterizzata dalla presenza dei mass media”.

Il corso, che ha come obiettivo quello di proporre una visione ad ampio raggio sulla persona consacrata e il suo modo d’interagire con i mezzi di comunicazione mira, tra l’altro, a “conoscere e affrontare i rischi, ma anche e soprattutto a cogliere le opportunità che questi mezzi offrono avvicinandosi ad essi con un criterio evangelico e di consacrazione”.

 

Per questo, anche i relatori del corso che avrà inizio il 14 ottobre e terminerà il 20 gennaio del prossimo anno, son ostati scelti ad hoc e tra loro, ci saranno anche lo psichiatra Tonino Cantelmi che affronterà il tema dell’uso dei mass media nella vita consacrata e i il giornalista Carlo Climati che con le religiose affronterà la problematica della gioventù nell’era digitale.
 

Un web ‘senza frontiere’ dunque, e un utilizzo sicuro e consapevole di internet rivolto a tutte le categorie di persone, religiose comprese. Ma se le suore si affacciano ora e per la prima volta al mondo della rete, così non è per i sacerdoti che in quanto all’utilizzo della rete sono già qualche passo avanti. a rilevarlo non molto tempo fa, è stata una curiosa ricerca condotta durante l’Anno sacerdotale dall’Università della Svizzera Italiana in collaborazione con la Facoltà di Comunicazione sociale istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce, e il sostegno della Congregazione per il Clero.

 

Dai dati raccolti, è emerso che addirittura il 61.5% dei preti cerca materiale ‘online’ per le omelie. Tra questi, il 46.7% lo fa una volta alla settimana mentre il 14.7% ogni giorno. Solo il 9% dei contattati dichiara invece di non avere mai utilizzato questa fonte.

 

Un vero e proprio cambiamento epocale insomma, che rileva come l’utilizzo della rete davvero non conosce limiti né frontiere mentali.