NGN: lo sviluppo della fibra ottica italiana? In mano ai cinesi

di Alessandra Talarico |

Vodafone e Tiscali ufficializzeranno domani gli accordi con i due gruppi cinesi, volti a potenziare la banda larga italiana.

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Le società tlc  italiane si affidano ai vendor cinesi per portare avanti i propri progetti nella fibra ottica: se Vodafone si appresta a ufficializzare un accordo quinquennale con Huawei per la realizzazione di una rete a banda larga di nuova generazione, anche Tiscali ha deciso di accelerare il roll out della fibra ottica in Sardegna attraverso un accordo con un gruppo cinese, ZTE.

Entrambi gli accordi saranno siglati domani, in occasione della visita ufficiale del primo ministro cinese Wen Jiabao, nell’ambito delle celebrazioni per l’anno della Cina in Italia e dei quarant’anni delle relazioni tra i due paesi.

 

L’accordo tra ZTE e Tiscali dovrebbe riguardare inizialmente la sola area del capoluogo sardo, per poi estendersi all’intero territorio regionale. Il colosso cinese fornirà alla società di Renato Soru gli apparati di rete e sembra disposto anche a farsi carico di una parte dell’investimento necessario, che dovrebbe poi essere restituita da Tiscali, che manterrà la proprietà del network e potrebbe poi renderlo disponibile ai concorrenti, attraverso l’unbundling del local loop o il bitstream, come fa Telecom mItalia per l’accesso alla sua rete in rame.

 

Di più ampio respiro, invece, l’intesa tra Vodafone e Huawei che, in base a quanto anticipato da Il Sole 24 Ore, prevede la realizzazione di un centro ricerche con sede a Milano cui confluiranno risorse per 10 milioni di euro destinate allo sviluppo di tecnologie e servizi all’avanguardia in grado di potenziare le reti a banda larga su scala nazionale e di far arrivare la fibra ottica nelle case degli italiani.