Cinema: la Ue annuncia nuove strategie di sviluppo e per la digitalizzazione delle sale

di Antonietta Bruno |

Nuovi aiuti comunitari andranno ad aggiungersi ai 25 mln di euro già spesi per sostenere iniziative e progetti rientranti nel programma Media 2007-2013.

Europa


Androulla Vassiliou

Così come fissato dagli obiettivi globali del Programma Media sugli aiuti volti a valorizzare e conservare il patrimonio cinematografico e a dare maggiore visibilità alle opere audiovisive europee dentro e fuori la Ue attraverso la cooperazione e la promozione dei collegamenti tra i professionisti dell’audiovisivo, la Commissione Europea ha provveduto ad annunciare oggi la nuova strategia di digitalizzazione dei cinema europei.

 

Un piano diretto a sostenere finanziariamente i cinematografi verso la digitalizzazione del settore e a incoraggiare le sale a proiettare film europei ma che. soprattutto, ambisce ad ampliare la gamma dei prodotti offerti al pubblico e ad aiutare i numerosi piccoli cinema, oggi sempre più in crisi per via degli esorbitanti costi dei sistemi digitali. Basti pensare che un nuovo proiettore con server digitale costa circa 75 mila euro il ché, rappresenta  grosso investimento per i proprietari dei piccoli cinema.

 

L’impegno, dunque, è quello di intervenire attraverso una serie di sostegni economici, compresi gli aiuti di Stato e i contributi del Fondo europeo di sviluppo regionale e del programma Ue Media che, per l’appunto, nasce per supportare l’industria cinematografica.

 

Spiegando i termini della strategia ora in corso d’opera, il commissario Androulla Vassiliou, responsabile dell’istruzione e della cultura in Europa ha precisato: “la rivoluzione digitale ha cambiato il modo in cui l’industria cinematografica produce, distribuisce e proietta i film. Tali cambiamenti offrono grandi opportunità al cinema europeo. La tecnologia digitale – ha affermato – può ridurre i costi di distribuzione e aumentare il numero e la varietà di film europei proiettati nel mondo. Auspico che i benefici della tecnologia digitale siano presto visibili in tutti i cinema europei, compresi i cinema indipendenti e i cinema d’essai, che caratterizzano la rete di distribuzione europea e la rendono unica”.

 

Nell’auspicare ciò, il commissario Vassiliou ha anche ricordato il lavoro che la Commissione Europea ha fatto dal 2007 ad oggi. Attraverso il programma Media 2007-2013, che si basa su obiettivi specifici che vanno dall’acquisizione e perfezionamento delle competenze nel settore audiovisivo, alla distribuzione e diffusione dei prodotti, la Commissione ha erogato 25 milioni di euro a favore delle iniziative legate al cinema digitale e a numerosi altri progetti innovativi.

Inoltre per la fine dell’anno, ha previsto il lancio di un nuovo programma di aiuti che destinerà ulteriori 4 milioni di euro alla digitalizzazione, in particolare dei cinema che proiettano soprattutto film europei.
 

Ad avere già beneficiato del sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale per passare dalla celluloide al digitale, sono già stati invece i cinema d’essai della regione polacca di Malopolska, delle regioni portoghesi del nord, del centro e di Alentejo e del Land tedesco di Niedersachsen, oltre che anche alcune regioni francesi che stanno ora pensando di usare in tal senso, anche i fondi del Fesr.

 

Anche se l’aspetto economico è quello più importante nella strategia pensata dalla Commissione Europea per sostenere i cinema presenti su tutto il continente, non meno importanti sono quelli che riguardano, ad esempio, l’impegno a cogliere cogliere le opportunità offerte dalla standardizzazione; il tentare di ridurre il più possibile i tempi del passaggio al digitale per evitare i costi legati all’esigenza di produrre versioni sia digitali sia in cellulosa dei film e ad un doppio sistema di distribuzione e proiezione; il volere proteggere e valorizzare la varietà delle programmazioni di film europei nei cinema digitalizzati e il cercare di investire in ricerca, attrezzature e formazione professionale per favorire la conservazione del patrimonio cinematografico.
 

Ma quanto è popolare il cinema nell’Unione Europea? Secondo i dati forniti dall’Osservatorio europeo dell’audiovisivo, il settore, sotto molti aspetti, è in aumento. Nel 2009 ad esempio, sono stati venduti 981 milioni di biglietti, contro i 925 milioni del 2008. Anche l’incasso complessivo del box office in Europa è soddisfacente. 6,3 i miliardi di euro incassati nel 2009, in aumento del 12% rispetto al 2008. Il 27% degli incassi è andato all’industria cinematografica europea.
 

Questa percentuale non rispecchia il fatto che il numero di film realizzati e distribuiti nell’Ue è nettamente superiore al numero di film realizzati al di fuori dell’Ue. Nel 2008, ad esempio, sono stati distribuiti nell’Ue 167 film prodotti negli Usa contro 726 film realizzati nei 27 paesi membri dell’Unione. Ciò nonostante, in parte grazie al peso finanziario dei distributori americani, la percentuale di mercato nell’UE dei film realizzati negli Usa è stata di circa il 65% (fonte: Osservatorio europeo dell’audiovisivo).

I cinema d’essai tendono a proiettare un maggior numero di film realizzati in Europa rispetto alle grandi catene di distribuzione. Molti di essi appartengono alla rete “Europa cinemas” che dal 1995 a oggi ha ricevuto aiuto dal programma Media. Appartengono a questa rete 770 cinema, per un totale di 1 945 schermi distribuiti in 443 città nell’UE e nei paesi dello Spazio economico europeo.

Nel periodo 2007-2013, il programma Media stanzierà 755 milioni di euro a favore dell’industria cinematografica europea. Tali finanziamenti contribuiscono a migliorare la distribuzione e la promozione dei film europei e a rafforzare la competitività del settore.

Il nuovo fondo di garanzia per la produzione del programma Media nel periodo 2010-2013 stanzierà 8 milioni di euro in garanzie sui prestiti per sostenere e agevolare l’accesso ai finanziamenti dell’industria cinematografica europea e potrebbe diventare uno degli strumenti futuri di accelerazione del processo di digitalizzazione.