Tv digitale: via libera dall’Agcom a nuove regole per gara frequenze

di Antonietta Bruno |

Per il nuovo disciplinare di gara si attende ora l'Ok di Bruxelles.

Italia


Digitale terrestre

Un nuovo regolamento sancirà le direttive di gara per l’assegnazione delle frequenze digitali. La decisione, che ora dovrà passare al vaglio di Bruxelles, e resasi indispensabile dopo l’intervento della Ue che nei mesi scorsi ha concesso a Sky l’ingresso anticipato nel digitale terrestre – a partire dal prossimo anno – è stata annunciata dal presidente Agcom Corrado Calabrò. Pur non entrando nei particolari delle modifiche apportate al disciplinare di gara, resta inteso che questa avverrà secondo l’ormai noto ‘beauty contest‘ ossia, attraverso offerte che verranno debitamente valutate secondo un criterio qualitativo delle proponenti.

Cambiano, dunque, i criteri generali precedentemente stabiliti nel Piano nazionale delle frequenze per la radiodiffusione televisiva terrestre in tecnica digitale. Piano, che così come concepito all’origine, prevedeva, tra le altre cose, l’individuazione di 25 reti nazionali digitali terrestri e relative frequenze associate. nello specifico, il vecchio elaborato Agcom prevedeva 16 reti in tecnica DVB-T; 3 reti in tecnica DVB-H, con vincolo di destinazione d’uso sulla base delle deliberazioni dell’Autorità; 5 reti in tecnica DVB-T e 1 rete in tecnica DVB-H.

Inoltre, la struttura delle reti era tale da garantire, per ciascuna rete, coperture equivalenti del territorio nazionale. Al fine di coniugare il massimo grado di pluralismo del sistema televisivo a livello locale con la massima efficienza allocativa, l’identificazione di dettaglio delle reti da destinare all’emittenza locale in ciascuna area tecnica, doveva avvenire, sempre secondo il disciplinare Agcom, attraverso uno specifico procedimento indicato dall’Authority e d’intesa con il Ministero dello Sviluppo economico.

 

Un buon piano sicuramente quello ideato dall’Agcom, ma non più conforme con quanto stabilito dal Commissario Ue che in materia di gara, ha imposto anche all’Italia di assegnare ad operatori televisivi alternativi a Rai e Mediaset i multiplex in ‘palio’. Sul caso, che comunque gira sul via libera di Sky a partecipare di diritto e prima del previsto alla ‘competizione non competizione’ si è più volte pronunciato anche il commissario Ue  per la Concorrenza, Joaquin Almunia che proprio sull’ingresso della Tv di Rupert Murdoch al beauty contest ha detto “La decisione è già stata presa e penso sia una decisione equilibrata”.