Fiction ‘stereotipate’? Fedele Confalonieri (Mediaset) risponde a Luca Zaia: ‘Terroni e Polentoni figure classiche del teatro italiano’

di Antonietta Bruno |

Italia


Distretto di polizia 10

Crescono le polemiche attorno al ‘caso’ creato dal governatore del Veneto Luca Zaia, che in una lettera indirizzata dal presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, ha lamentato il fatto che “l’azienda del Nord usa nei programmi di fiction – ‘Distretto di Polizia 10’ in questo caso specifico – stereotipi offensivi nei confronti della gente del Nord”. Punto focale della ‘contesa’, “l’agente bergamasco poco intelligente e sensibile”.

 

Considerazioni riportate nero su bianco in quanto sentitosi “messo in mezzo perchè Bergamo, la provincia da cui sembra provenire il poliziotto della serie televisiva che fa grandi ascolti e quindi grandi danni, ha fatto parte per secoli della Serenissima Repubblica di Venezia che ne ha influenzato lingua, costume e storia – scrive Zaia nella lettera al presidente di rete- Io scrivo, penso e parlo da veneto, come i miei concittadini che hanno costituito quella classe dirigente che guida il sistema economico nazionale. E me ne vanto. Come molti bergamaschi. So che non ho il potere di cambiare le produzioni nè i palinsesti televisivi, ma almeno voglio farti sentire la forte incazzatura mia personale e di milioni di miei concittadini veneti a est e a ovest del Tagliamento e dell’Adda. Posto poi che i tuoi autori sappiano andare oltre il Tevere e l’Aniene. Accettino un suggerimento questi sceneggiatori: trasferiscano l’agente scelto (non molto sveglio oggi, ma domani in altro contesto, chissa’!) Giovanni Brenta bergamasco di stanza alla guardiola del decimo Tuscolano di Roma a Porto Marghera, e invece di basarsi su una scrittura superficiale e stereotipata prendano l’occasione per far davvero vedere come vive con intelligenza e serietà la gente del Nord. E non credere che ci manchi il senso dell’umorismo. Ricordo che anche il grande regista Luigi Comencini in ‘Pane Amore e Fantasia’ aveva caratterizzato un suo personaggio, un carabiniere del nordest di buon carattere e serio che corteggiava la Bersagliera Gina Lollobrigida; con una differenza essenziale: lì si trattava di arte cinematografica questa e’ invece tv spazzatura che non ha neanche il merito di far nascere una bella risata autoironica”.

 

Considerazioni al sapore di denuncia, che in quanto tali non potevano rimanere inascoltate tant’è che pronta è stata la replica del presidente Confalonieri che alla missiva di Zaia ha risposto con una battuta che lui stesso ha definito “alla lombarda”“Terroni e polentoni sono due figure classiche non solo del cinema e della fiction, ma anche del teatro italiano” ha detto in presidente Mediaset aggiungendo “mi spiace che il governatore Zaia abbia interpretato in modo negativo tale caratterizzazione in ‘Distretto di Polizia’, ma detto questo, alla lombarda direi: non facciamola più spessa di quello che è”.

 

Alla denuncia di Zaia che rimarca come l’agente scelto Giovanni Brenta entrato di recente nella fiction e che “sfodera un indubitabile accento del Nord, per la precisione bergamasco, e mostra un carattere che la stessa presentazione fatta dagli autori spiega che non brilla nè per sensibilità nè per intelligenza” viene raffigurato come “terragno, servile, interessato, poco perspicace”, tanto da ritenere le sue caratterizzazione “inaccettabili e al di fuori di qualsiasi verosimiglianza”, non poteva mancare la replica del produttore della serie televisiva ‘incriminata’

 

Pietro Valsecchio, in un documento indirizzato sempre al presidente Mediaset Confalonieri ha ribattuto: “E’ singolare come non si sia levato alcun coro di indignazione per un altro personaggio altrettanto ‘svampito’ e non ‘brillante per intelligenza’ come Marzocca, presente nella serie per diversi anni. Forse perchè era romano’. Leggendo le dichiarazioni di Zaia, che trovo retoriche e pretestuose, mi domando perchè la politica italiana continui a sconfinare in campi che non le competono, cercando di soffocare in tutti i modi la società civile con il suo chiacchiericcio. Noi – prosegue la lettera –siamo dei produttori e forse potremmo fare anche i politici, ma certamente dopo le dichiarazioni che abbiamo letto, il governatore Zaia non potrebbe mai fare il produttore’.