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Sicurezza informatica: Enisa identifica incentivi e sfide per la condivisione delle informazioni in Europa

Unione Europea


L’agenzia Ue per la “Cybersicurezza” ENISA – Agenzia Europea per la Sicurezza delle Reti e delle Informazioni – ha lanciato uno nuovo studio sulle barriere e gli incentivi per la condivisione delle informazioni sulla sicurezza informatica. Lo studio mostra, per esempio, che per i professionisti gli incentivi economici sono molto più importanti di quanto indicato nella letteratura.

L’importanza della condivisione delle informazioni per la Protezione delle Infrastrutture Critiche Informatizzate (CIIP) è ampliamente riconosciuta sia dai policy-maker che dalle comunità tecniche e dei professionisti. L’agenzia ha condotto studi in gruppi ‘peer-to-peer’ ome per es. gli Information Exchanges (IEs) e gli Information Sharing Analysis Centres (ISACs).

Lo studio identifica le barriere e gli incentivi più importanti per la pratica giornaliera negli IE e negli ISAC per il CIIP. Questa ricerca è diversa rispetto ad altri rapporti in quanto si concentra sulle esperienze dei professionisti. Il materiale deriva da tre fonti: analisi della letteratura, interviste e un esercizio ‘Delphi’ in due fasi con i professionisti della sicurezza.

Molte delle barriere e degli incentivi individuati nella letteratura non hanno molta importanza per i professionisti e per i funzionari della sicurezza che lavorano negli IE. Il ‘vero’ elenco di incentivi per i professionisti, invece, comprende: incentivi economici (cioé risparmi sui costi), incentivi di qualità, valore e uso delle informazioni condivise.
Le barriere principali per la condivisione delle informazioni sono informazioni di scarsa qualità, cattiva gestione e/o rischi di reputazione.

L’agenzia ha prodotto 20 raccomandazioni per i vari tipi di pubblico, ad esempio:
– Gli Stati Membri devono stabilire una piattaforma nazionale di condivisione delle informazioni e cooperare con altri Stati.
– Il settore privato deve essere più trasparente nel condividere le informazioni, deve migliorare le misure di prontezza in base alle informazioni scambiate.
– La ricerca e l’Accademia devono quantificare i benefici e i costi legati alla partecipazione alle piattaforme; intraprendere studi analitici riguardo a dove si sarebbe potuto prevenire gli attacchi o diminuirne gli impatti.

– Le istituzioni Ue e l’ENISA devono stabilire una piattaforma di condivisione delle informazioni paneuropea per gli Stati Membri e per le parti interessate private.
 

La European Public Private Partnership for Resilience (EP3R) della Commissione Europea è la principale iniziativa politica in quest’area.

Il Direttore Esecutivo ENISA, Dr. Udo Helmbrecht, ha sottolineato che “…la condivisione delle informazioni è una pietra miliare per il miglioramento della protezione dell’infrastruttura delle informazioni critiche – CIIP, che è vitale per l’economia europea e per le comunicazioni all’interno dell’Europa”.

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