M&A: France Telecom smentisce ipotesi di fusione con Deutsche Telekom o TeliaSonera, ma sindacati chiedono incontro coi vertici

di Alessandra Talarico |

Europa


Deutsche Telekom

France Telecom ha smentito i rumors di un possibile accordo di fusione con Deutsche Telekom, circolati con insistenza dopo la notizia che la quota di Deutsche Bank nel gruppo telefonico francese era salita temporaneamente sopra il 5% (5,07%) il 25 agosto, per poi scendere nuovamente al di sotto di quella soglia (al 3,25%) il 31 agosto. Altrettanto “prive di fondamento” anche le voci su un possibile merger con la scandinava TeliaSonera, riprese nuovamente dopo l’interesse manifestato dal gruppo francese nel 2008.

 

Il sindacato francese Cfe-Cgc/Unsa ha descritto l’operazione come un “profondo cambiamento nell’attuale equilibrio dell’azionariato“, che potrebbe essere letto come un preludio a “operazioni di consolidamento in grado di mutare l’assetto delle telecomunicazioni in Europa”.

L’organizzazione ha quindi chiesto un incontro straordinario con i vertici dell’azienda per mettere i lavoratori nelle condizioni di “conoscere  la struttura azionaria e le azioni che il management intende perseguire per mantenere l’indipendenza” del gruppo telefonico, di cui il governo d’oltralpe controlla ancora una quota pari al 13,47% del capitale. Un altro 13,67% è gestito dal fondo d’investimento statale FSI.

 

La società francese ha però smentito l’eventualità di una fusione, sottolineando che i due gruppi hanno discusso soltanto su alcune specifiche questioni relative ad eventuali collaborazioni dove le condizioni di mercato lo richiedessero, come la combinazione delle operazioni mobili britanniche – Orange Uk e T-Mobile Uk -conclusa lo scorso anno e che ha portato alla creazione di un colosso con oltre il 37% di quota di mercato.

 

Il gruppo telefonico d’oltralpe ha elaborato una strategia per compensare il calo della domanda e la crescente competizione sui mercati europei, concentrandosi sui mercati emergenti grazie ai quali conta di raggiungere quota 300 milioni di clienti entro i prossimi 5 anni.

Il gruppo ha confermato l’obiettivo di realizzare un flusso di cassa organico di 8 miliardi per il periodo 2010-2011.

 

Il gruppo tedesco, da canto suo, per compensare il declino dei profitti delle attività tradizionali, punterà, nel prossimo futuro, sui servizi IT e internet mobile.

Il fatturato generato da internet mobile, dal cloud computing, dall’Iptv e dai servizi di hosting dovrebbe passare – secondo le previsioni del gruppo – da 16 miliardi di euro a 25 miliardi da qui al 2015. 

Scartata l’ipotesi di grandi acquisizioni all’estero, il gruppo guidato da Renè Obermann si concentrerà sul mercato domestico, dove sono previsti investimenti per una decina di miliardi di euro per la rete FTTH, che dovrebbe raggiungere il 10% delle famiglie entro il 2012, completando l’attuale infrastruttura VDSL.