Pratiche commerciali scorrette: multa da 130 mila euro a RTI

di Antonietta Bruno |

Italia


Antitrust

Una multa da 130 mila euro per avvio di pratiche commerciali scorrette, è quella che l’Antitrust ha inflitto alla RTI (Reti televisive italiane).

Quindicimila euro in più rispetto all’ammenda iniziale di 115mila, secondo quanto si evince dal bollettino dell’Organismo di vigilanza, in quanto la  società controllata da Mediaset è risultata essere recidiva nelle violazioni al codice del commercio.

 

Per quanto riguarda quest’ultimo provvedimento, nello specifico, la RTI è risultata ‘rea’ di avere proposto ai propri clienti, nell’inverno dello scorso anno, due diversi abbonamenti ad altrettanti nuovi canali con servizi televisivi dedicati al cinema. La mancanza grave riscontrata, è stata quella della non comunicazione all’ignaro abbonato, all’arricchimento del pacchetto andava pagata una somma in denaro, 2 euro in più all’originario costo mensile dei 4 euro.

 

L’introduzione dei due nuovi pacchetti cinema, infatti – secondo quanto reso noto dall’organo di vigilanza – “hanno comportato un aumento del prezzo dell’abbonamento dando vita ad una vera e propria variazione tariffaria che va comunicata senza ambiguità”.

 

“La comunicazione che RTI ha fatto ai suoi clienti – precisa l’Antitrust in un comunicato – si è presentata in forma di lettera indirizzata all’abbonato illustrando alcune novità del servizio Mediaset Premium: il nuovo servizio Premium on Demand e il pacchetto Reality“.

 

“La lettera si chiude con un invito a leggere nel dettaglio i particolari delle offerte nella news allegata ma senza dare la possibilità all’abbonato di acquisire un’informazione completa della variazione contrattuale subita, finendo così per trovarsi vincolati inconsapevolmente alle nuove condizioni contrattuali tramite un meccanismo di silenzio-assenso che, di fatto e considerate le circostanze, ha reso ancora più grave la scorrettezza del comportamento posto in essere da Rti”.