Quarto numero di ‘Oltre la Siepe’. La pubblicità è l’anima del commercio… ma quando costa ai siti commerciali ?

di Antonietta Bruno |

A fondo pagina, il link di “Oltre la Siepe”, la newsletter mensile della Lombardia Film Commission, curata da Andrea Materia e dedicata all’innovazione.

Italia


Oltre La Siepe #4

Quanti sono gli spot che si possono supportare sulle Tv.Com ? A quanto si attesta l’indice interattivo di gradimento del consumatore per la reclame ? Quali sono le tendenze del sottouniverso dell’online video in formato Twitter ? Come sfruttare i video virali dalla pubblicità ai nuovi talenti e vendersi felici ? Sono queste alcune delle domande alle quali l’esperto Andrea Materia, su suggerimento del presidente Lombardia Film Commission e fondatore della rivista sull’innovazione audiovisiva ‘Oltre la siepe’ Alberto Contri,  ha cercato di dare una risposta.

 

Sull’ultimo numero del periodico infatti, tra i tanti e attualissimi argomenti trattati, trovano spazio quelli legati alla raccolta pubblicitaria mediatica e su come ‘allontanare’ qualora fosse possibile, ‘lo spettro dello streaming a pagamento’.

 

Sulle pagine della  newsletter, Materia ha voluto esaminare, ad esempio, il ruolo di Hulu. Il sito commerciale che offre video supportati streaming di show televisivi e film principalmente da NBC, Fox e ABC, vende pubblicità pre/post-roll o in-stream, con banner di accompagnamento, per un introito di circa 40 dollari ogni 1000 spettatori, ma il 70% di questi, viene puntualmente restituito per accordi statutari e solo il rimanente 30% staziona nelle casse del portale. Hulu, inoltre, non può vendere spot  per singoli spettacoli bensì per fasce demografiche o generi aggregati su tutte le sitcom hostate.

 

Nonostante le difficoltà e le regole ferree, per certi versi anche atipiche, le agenzie americane di comunicazione sottolineano l’importanza di puntura sulla qualità degli spot suggerendo l’ottimizzazione delle inserzioni attraverso strumenti interattivi quali il ‘prerol sector’ ossia, quel pulsante che permette al ‘navigatore’ del web, di potere scegliere gli spot più belli e accattivanti prima ancora di attivare lo streaming. Una sorta di ‘indice interattivo di gradimento’ del consumatore.

 

Spazio poi anche alle ‘mode’, ai piaceri e alle novità mese per mese, racchiuse nelle schede dei più originali web shows e webserials iridati sui video portali di tutto il mondo. Tra questi, il primato se lo aggiudica sicuramente la cucina con un record, nei primi 5 mesi del 2010, di 25 produzioni originali per internet. Senza precedenti anche il record ottenuto da YouTube, 700 milioni di views nel settore musicale.

 

Altra curiosità evidenziata da ‘Oltre la Siepe’, è la presenza sui social media dei grandi marchi internazionali. Società note a livello planetario che in questo “2010 faranno probabilmente registrare un virtuale 100% nella Top 100 dei maggiori inserzionisti mondiali, con cospicue risorse impegnate”.

 

 

 

 

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