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Editoria: è Larsson il 1° autore a raggiungere quota 1 milione di eBook, mentre in Italia si discute la proposta Key4Biz su riduzione Iva al 4%

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E’ Stieg Larsson, a sei anni dalla sua morte avvenuta nel 2004 a causa di un attacco cardiaco fulminate, il primo autore a vendere oltre un milione di eBook per l’eReader Kindle di Amazon .

 

Larsonn è ricordato oggi come colui che ha spopolato nelle librerie di tutto il mondo con i tre libri della saga di ‘Millennium’. ‘Uomini che odiano le donne’, ‘La ragazza che giocava con il fuoco’ e ‘La regina dei castelli di carta’ figurano, infatti, nella classifica dei primi dieci libri più venduti da Amazon per Kindle dal lancio della libreria (avvenuto nel 2007), dove vengono venduti al prezzo di 7, 16 e 9,99 dollari.

 

Meno costosi dei libri tascabili, le tre opere del compianto autore possono essere lette su Kindle e Kindle Dx, ma anche caricando l’applicazione Kindle sui dispositivi Apple (iPhone, iPod Touch, iPad, Mac) e sui Blackberry.

 

Oltre un milione di copie vendute dicevamo, che stanno in qualche modo anche a significare la vivacità del mercato oltre che l’interesse dei lettori nel preferire il digitale al cartaceo.

 

Prova ne è, l’altro annuncio diffuso sempre da Amazon, circa la distribuzione sul mercato americano di libri in edizione digitale per il lettore Kindle, e che negli ultimi tre mesi dell’anno hanno raggiunto quota 143.

Il sorpasso è stato trainato innanzitutto dalla decisione di abbassare il prezzo del lettore elettronico da 259 a 189 dollari, per contrastare la concorrenza dell’iPad di Apple.

 

“Il punto di non ritorno è stato raggiunto con il nuovo prezzo del Kindle che ha portato a triplicarne il tasso di vendita”, aveva affermato pochi giorni fa il Ceo di Amazon Jeff Bezos, sottolineando che anche se le vendite delle edizioni cartacee continuano a crescere, il formato Kindle ha ormai operato il sorpasso. “Un risultato stupefacente se pensiamo che stiamo vendendo libri cartacei da 15 anni e libri per Kindle da appena 33 mesi”, ha aggiunto.

 

In Italia, secondo una indagine condotta dall’Ufficio studi di AIE nel dicembre scorso, il 7,5% dichiara di aver già comprato (o di accingersi a farlo) un eBook. Un altro 5,8% aspetta solo un maggior numero di titoli in italiano e, ancora, un altro 2,8% la possibilità di leggersi sullo schermo dei best seller. E il 27% solo la discesa del prezzo degli eReader.

 

Un mercato in grande fermento, dunque, che registra l’interesse crescente di lettori e addetti ai lavori. Anche Key4biz.it ha inteso dare il suo contributo al dibattito in corso, promuovendo la campagna nazionale per la riduzione dell’IVA degli ebook, dall’attuale 20% (del software) al 4% (dei libri cartacei). Lo scopo della petizione che ha preso il via ufficiale lo scorso 19 luglio, è quello di fare pressione su tutti i 945 parlamentari nazionali e i 78 europarlamentari italiani, invitati a sottoscrivere l’appello, affinché un’opera letteraria non si trasformi né cambi valore se scaricata dalla Rete o presentata stampata in tipografia.

 

“Per spiegare la portata storica dell’introduzione dell’eBook – ha spiegato Raffaele Barberio durante la presentazione alla camera del nuovo portale del libro elettronico www.ebook.itbisogna pensare ad un’innovazione culturale ed economica rivoluzionaria ed in continuità con le precedenti. Una grande ed imperdibile occasione per il nostro paese e l’Europa intera”.

 

Una necessità, quella prospettata da Barberio, che incontra il consenso di molti. Ad esprimersi positivamente in merito alla riduzione dell’Iva dal 20% al 4% è, tra gli altri, Marco Polillo (Aie).

 

Il presidente dell’Associazione italiana editori, ha commentato: “siamo perfettamente d’accordo che l’Iva dei libri elettronici debba scendere al 4% e che ci debba essere un’equiparazione per un prodotto che è pur sempre frutto dello stesso ingegno. Il nostro impegno c’è tutto e per questo stiamo lavorando in sede comunitaria”

 

“L’Iva al 20% è un grande regalo che i governi d’Europa stanno facendo alla pirateria – ha tuonato altresì il direttore generale della Divisione Libri Trade del gruppo Mondadori Riccardo Cavallero – con l’Iva non uniformata all’interno delle varie nazioni si rischia di avere migrazioni dei negozi virtuali nei paesi con Iva più agevole, primo fra tutti il Lussemburgo. L’errore – ha poi concluso – è tutto della Comunità europea che non ha ancora concepito l’eBook come libro ma come servizio”.

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