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Tv: Antitrust chiude istruttoria Sky. Accolti gli impegni su accesso operatori terzi alla piattaforma satellitare

Italia


L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato dopo avere valutato positivamente la richiesta della Tv satellitare Sky circa l’accesso di soggetti terzi alla sua piattaforma tecnica, ha deciso di chiudere favorevolmente l’istruttoria, a condizione che tutti gli impegni assunti dall’operatore satellitare vengano rispettati.

 

Alla vigilia della pronuncia definitiva da parte dell’Unione Europea, l’Antitrust fa, dunque, un passo in avanti sull’indagine aperta in seguito alla pesante denuncia lanciata dall’emittente Conto Tv e notificata a Sky nel corso di ispezioni avvenute in collaborazione con le Unità Speciali della Guardia di Finanza, circa le presunte condizioni imposte da Sky a Conto Tv per l’acquisto dei servizi necessari ad accedere alla propria piattaforma tecnica.

 

“Comportamento anticoncorrenziale”, in grado di compromettere la capacità competitiva di Conto Tv e inquadrabile, pertanto, nel possibile abuso di posizione dominante, ora in qualche modo chiarito tant’è che l’Antitrust ha stabilito che gli obblighi assunti sono tali a promuovere le condizioni per il rispetto del principio di non discriminazione nell’accesso alla piattaforma satellitare.

 

Per l’Autorità guidata dal presidente Antonio Catricalà, le divisioni operative della Tv sul satellite potranno operare “alle stesse condizioni di tutti gli altri operatori terzi, senza potere contare su oneri minori”.

 

Inoltre, “verrà data adeguata pubblicità e trasparenza alle condizioni di accesso per eliminare, sin dalla radice, la possibilità da parte della stessa Sky di disincentivare l’accesso ai concorrenti”. In questo modo, Sky si impegna a fornire alle parti la relativa informativa, pubblicata sul proprio sito internet all’interno di un’apposita sezione costantemente e tempestivamente aggiornata, nella quale saranno indicati anche i principali corrispettivi. Una tantum di attivazione per quel che riguarda i periodici e quelli previsti su base giornaliera in modalità Pay TV e pay-per-view, necessari a garantire la fornitura dei servizi di accesso alla propria piattaforma.

Anche per quanto riguarda le procedure per la negoziazione di rapporti contrattuali di accesso con potenziali operatori, dovranno poi svolgersi in tempi brevi e con scadenze predefinite al fine di evitare che Sky possa adottare tecniche negoziali prolungate nel tempo, di tipo ostruzionistico.

 

E dopo questo primo ‘Si’, e salvo nuovi impedimenti, domani toccherà all’Unione Europea pronunciarsi sulla richiesta di Sky di anticipare il suo sbarco sul digitale terrestre. Una risposta che i vertici della tv satellitare aspettano da tempo ma che, così come è stato per l’Antitrust, l’Ok potrebbe giungere ‘con riserva’.

Pare infatti, che il commissario per la concorrenza Joaquin Almunia, abbia intenzione di chiudere la pratica rivedendo la decisione del 2003 (con la quale Bruxelles diede il suo ok alla fusione di Telepiù e Stream, le due emittenti che diedero vita all’attuale Sky fissando alcune condizioni tra cui il divieto di entrare nel digitale terrestre prima della fine del 2011) ma a patto che Sky trasmetta solo in chiaro, ossia, che non offra per ora sul digitale terrestre canali a pagamento.

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