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Brevetti: NTP porta i big dell’hi-tech in tribunale per violazione dei brevetti legati all’email mobile

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NTP ci riprova: dopo aver ottenuto oltre 612 milioni di dollari dalla RIM  per chiudere un contenzioso legato alla paternità di alcuni brevetti relativi a tecnologie utilizzate nel BlackBerry, la compagnia americana ha deciso di portare in tribunale Apple, Google, HTC, LG Electronics, Microsoft e Motorola, reclamando la presunta violazione di 8 brevetti legati all’email mobile.

 

Apple e Microsoft non hanno commentato la notizia, mentre HTC e Motorola hanno fatto sapere di non aver ancora visionato la causa.

 

NTP non è nuova a questo tipo di azioni legali, avendo già portato in tribunale, oltre a RIM, anche gli operatori americani AT&T, Sprint Nextel, T-Mobile e Verizon Wireless.

 

La società, con sede in Virginia, detiene un portfolio di una cinquantina di brevetti che spaziano dall’email wireless al design delle antenne RF, utilizzati dai principali operatori del settore, tra cui Nokia, Visto e RIM. Il suo fondatore, Thomas Campana, morto nel 2004, è stato definito da NTP “l’inventore dell’email wireless”.

La proprietà intellettuale sviluppata da Campana, sostiene il legale del gruppo, Ron Epstein, che sta negoziando gli accordi con i produttori di dispositivi mobili, “…è legittima e cruciale per la trasmissione delle email in mobilità”.

 

“L’uso della proprietà intellettuale di NTP senza licenza è semplicemente ingiusto per NTP e i suoi licenziatari”, ha affermato il co-fondatore Donald E. Stout, sottolineando che la società ha solo preso “le necessarie misure per proteggere la sua proprietà intellettuale”.

 

NTP si è detta comunque “aperta” a ulteriori negoziazioni con le società coinvolte nel contenzioso, per giungere a “condizioni di licenza ragionevoli”.

 

Il crescente successo degli smartphone sta rendendo questo tipo di cause molto comuni: il mese scorso, Apple ha presentato una seconda denuncia contro HTC per la violazione di brevetti collegati all’interfaccia utente iPhone. La società di Cupertino – che a sua volta accusata da Nokia di aver violato 10 dei suoi brevetti relativi ai protocolli Gsm, Umts e Wi-Fi, praticamente le tecnologie più utilizzate nella telefonia mobile – ha minacciato di portare in tribunale Palm per la violazione di alcuni brevetti che le avrebbero consentito di sfruttare indebitamente le capacità multitouch dell’iPhone.

 

Nel 2008, RIM e Motorola si sono fatte causa l’un l’altra: la prima sostenendo che la rivale avrebbe infranto le leggi sulla proprietà di vari brevetti e avrebbe cercato di trarre guadagni “irragionevoli” dalla concessione delle proprie licenze; la seconda ritenendo invece RIM ‘consapevolmente’ colpevole della violazione di 7 brevetti relativi alle tecnologie di comunicazione mobile.

Il procedimento si è chiuso solo di recente, con RIM che ha accordato il pagamento di una penale e delle royalties per lo sfruttamento in corso delle tecnologie Motorola.

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