Presentazione del Parco Telematico dell’Audiovisivo: 120 milioni di euro investiti in produzioni cine-televisive, interattive, immersive e cross-mediali alle porte di Roma

di Flavio Fabbri |

Italia


Parco Telematico dell'Audiovisivo

Si è tenuta il 30 giugno a Roma, presso la Casa del Cinema, la presentazione del progetto per il Parco Telematico dell’Audiovisivo in realizzazione nel Comune di Formello. Una struttura di oltre 47mila mq su cui sono stati investiti 120 milioni di euro per produzioni cine-televisive, interattive, immersive e cross-mediali ad alta innovazione concettuale e tecnologica, e per emergenti canali tematici digitali multi-piattaforma.

L’iniziativa, promossa dalla Tecnoconsult International, assieme a numerosi partner italiani ed esteri leader del settore, come Kit Digital, Kaltura e Euroscena, vedrà la nascita entro l’autunno 2012 di 23 teatri e studi di posa su un terreno di 12 ettari nella località di Formello, sotto il nome di Artisti Digitali Studios, nuova impresa di studi cinetelevisivi e cross-mediali. Un progetto strategico, come ha precisato Rufo Guerreschi di Tecnoconsult Internatioanl: “Perché mira ad integrarsi in un territorio già ricco di imprese e di facile accesso alle reti viarie principali, a soli 4 minuti di auto dal raccordo anulare di Roma, ed in grado di incidere sul tessuto economico della Provincia di Roma e della Regione Lazio“. Proprio nei giorni scorsi il Comune di Formello e la Tecnoconsult International hanno siglato formalmente un protocollo d’Intesa per il Polo Audiovisivo di Formello, che va a recepire ed integrare lo Schema d’Assetto Urbanistico del Polo, già deliberato dal Comune a luglio 2009, di cui il Parco Telematico dell’Audiovisivo costituisce il 70% degli investimenti. Un ulteriore passaggio, ha sottolineato Guerreschi in apertura di workshop, “che definisce in grande dettaglio le intese fra le parti sui punti salienti del progetto: metrature, destinazioni d’uso, requisiti urbanistici e paesistici, nuovo svincolo, infrastrutture, oneri ordinari e straordinari e loro utilizzo“.

 

In attesa della ‘delibera sulle infrastrutture’, che l’ente pubblico locale ha promesso entro luglio, assieme al nulla osta di Regione e Provincia, e dell’apertura dei cantieri previsti per la primavera del 2011, l’appuntamento alla Casa del Cinema ha permesso agli addetti ai lavori e ai rappresentati dei partner del progetto per il Parco Telematico dell’Audiovisivo di entrare nel dettaglio dell’iniziativa. La prima sessione del workshop, moderata da Raffaele Barberio di Key4biz, è stata tutta dedicata alla presentazione del cantiere e del piano lavori, con l’indicazione geografica delle aree in cui sorgeranno le strutture dedicate agli Artisti Digitali Studios, al Future Media Center, all’Audiovideoteca Universale, agli incubatori d’impresa, alle iniziative di aggregazione industriale, ai laboratori per la formazione e la ricerca, più residence alberghieri e spazi commerciali, che daranno lavoro fin da subito a oltre 900 persone. “Il risultato di una volontà di fare impresa a prescindere dalla contingenza economica del momento“, ha affermato Raffaele Barberio, “in un territorio come quello di Formello, dove sono attive diverse imprese di riferimento operanti nel mondo dell’audiovisivo“. Un mercato, infatti, come ha mostrato Guerreschi, che nonostante la crisi produce ricchezza: “Per un valore di 7 miliardi di euro e che nei prossimi anni vedrà crescere ulteriormente la domanda di contenuti e di servizi“. “Un trend positivo – ha spiegato l’ad di Tecnoconsult International – frutto di esperienze internazionali che abbiamo l’obiettivo di trasferire nel Parco Tecnologico, con nuovi modelli di business, produzioni low budget e cross mediali, aprendo le porte anche in Italia e nel Lazio all’industria e al mercato degli effetti speciali, dell’animazione e della stereoscopia, con un occhio alle future applicazioni sulle reti sociali e ai nuovi device di comunicazione“.

 

Servizi e contenuti su cui puntano evidentemente proprio i partner tecnologici del progetto, che saranno presenti con proprie strutture nel Parco dell’Audiovisivo, tra cui Kit Digital, società ceca già leader mondiale nel segmento VAMs (video asset management solutions) per servizi di integrazione di sistemi di teletrasmissione e consegna multi-schermo basati su IP. Il suo rappresentante, Tomas Petru, ha sottolineato l’importanza del Parco: “Un luogo in cui scambiarsi esperienze e fare ricerca, soprattutto sui contenuti, che sono il futuro del mercato dell’audiovisivo. Un panorama che sta cambiando velocemente, anche grazie ai nuovi device sempre più multifunzionali e multipiattaforma“. Ed è il caso dei contenuti video e dello sviluppo di piattaforme open source development, come ha spiegato Linda Drabik di Kaltura, società americana tra le più importanti nel settore del video management, della creazione, interazione e collaborazione di strategie innovative applicate all’advertising e al marketing: “Con l’obiettivo di aumentare il grado di funzionalità avanzate ed interattive dei rich-media, come ad esempio ricerca, upload, importazione, editing, annotazione, rimix e condivisione di materiale fotografico, video e audio su diverse piattaforme“.

 

Attività che nel Parco troveranno posto e interagiranno con altre esperienze, non solo italiane, compreso il mondo della ricerca accademica, ha tenuto a specificare Luigia Aiello del Dipartimento di Informatica e Sistemistica (DIS) dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma: “Il modo migliore per prevedere il futuro è inventarlo. Nostro obiettivo, infatti, è quello di portare fisicamente studenti e ricercatori a lavorare nel Parco Tecnologico dell’Audiovisivo, mettendo su un laboratorio di ricerca, e di dialogare col mondo dell’imprenditoria e del lavoro, sperimentando tecnologie telematiche aperte, tecnologie per l’ottimizzazione dei processi e l’aumento delle capacità creative e tecnologie di content management“.

Mercato dell’audiovisivo che punta sempre più alle nuove tecnologie in 3D, come ha affermato Davide Medici di Euroscena, ente gestore ed investitore negli Artisti Digitali Studios, in particolare con la produzione e trasmissione di eventi live: “Con la nostra presenza nel Parco, vogliamo offrire la più completa gamma di servizi per il mondo dei media e delle produzioni televisive, cinematografiche con riprese HD, SD ed animazione grafica tridimensionale“. Nuovi contenuti e nuove applicazioni da ideare e sviluppare, che troveranno numerosi impieghi nei settori più disparati, come ha spiegato Domenico Zungri di Immersive Labs parlando del progetto Immersium, dedicato allo studio e l’applicazione di simulazioni immersive e interattive (5D), attraverso attività di ricerca sperimentale e sviluppo industriale con finalità educative, ludiche e professionali della realtà virtuale applicata: “Bisogna immaginare una diversa modalità di applicazione dei contenuti e dei servizi audiovisivi più innovativi, dalla medicina all’intrattenimento, dalla difesa alla Pubblica Amministrazione, dall’industria all’educazione. Nostro focus è lavorare in ambienti immersivi, costruiti attorno all’utente, fatti di realtà virtuale e aumentata, che già ora a livello globale rappresentano un mercato da 14 miliardi di euro e per l’Italia un volume di affari di 741 milioni di euro“. Nel Parco verrà inoltre realizzata una struttura per la condivisione di esperienze sulla programmazione, ha comunicato Zungri, che potrà godere di tutta l’esperienza e le competenze a livello internazione dell’Idc Consortium, il primo consorzio globale dei provider di software e hardware per il mercato interattivo del 3D.

 

Sull’importanza del territorio di Formello come futuro bacino di utenza per piani di formazione e di crescita professionale, sono interventi Guido Tattoni e Iacopo Tacchi della SAE Group, società composta da Quantm, Studios301 e SAE.edu. Realtà impegnate nel settore del game design e dell’animazione, nell’alta formazione ed aggiornamento professionale di tecnologie video e audio e nella post-produzione audio per il cinema. Attività di rilevanza eccezionale e che la BIC Lazio, con Edoardo Marinelli, ha commentato favorevolmente per diversi motivi: “Soprattutto la concentrazione in un luogo di tanta innovazione non può che far bene al tessuto economico preesistente, utile a sostenere le imprese che vi lavorano, con il sostegno alle start-up, l’assistenza tecnico-logistica e mettendo a disposizione gradi professionalità e competenze. Il nostro compito dovrà essere, come al solito, quello di facilitare l’incontro tra imprese, istituzioni e mercato“.

 

La seconda sessione del workshop ha permesso di concentrare l’attenzione sui mercati della produzione multimediale, con Flavia Barca dell’Istituto di Economia dei Media-Fondazione Rosselli, moderatore del panel, che ha mostrato alcuni dati relativi all’industria dell’audiovisivo in Italia e nel mondo. Uno scenario fortemente caratterizzato dalla crisi dei modelli pubblicitari tradizionali, orientato alla personalizzazione dei servizi e dei contenuti, limitato però da budget più ridotti rispetto a qualche anno fa e condizionato da una complessa frammentazione dall’audience. “A soffrire saranno soprattutto il cinema, la fiction e in genere tutta la produzione audiovisiva – ha spiegato Barca – perché le risorse finanziarie sono diminuite considerevolmente nel 2009, mentre meglio andranno i servizi e i contenuti audiovisivi per l’online video in modalità over the top. I fatturati globali, infatti, cresceranno già nel 2010 del 70% e questo grazie alla convergenza delle piattaforme Tv, Web e Internet su Tv set Over the top“. Proprio il distretto laziale, ha confermato Barca, gode di un’ottima salute, tanto da ospitare il 60% delle imprese impegnate in Italia nell’audiovisivo, con circa 900 milioni di fatturato. Un mercato per questi motivi altamente invitante, ha affermato Giuliano Berretta presidente di Eutelsat, che vede sempre più impegnate le piattaforme satellitari per la distribuzione di contenuti video e in 3D. “Il satellite – ha sostenuto Berretta – rappresenta oggi una valida alternativa agli altri mezzi di diffusione di rete e ai canali televisivi DTT, con una copertura ormai pari all’85% del territorio europeo. Siamo perfettamente in grado di produrre contenuti in stereoscopia e in 3D, con un’ampia gamma di canali per la distribuzione degli stessi. Come nel caso delle sale cinematografiche attrezzate con schermi digitali e 3D, per la proiezione di eventi live, tra cui lo sport, le esibizioni teatrali o concertistiche, come nel caso delle proiezioni delle partite dei Mondiali di calcio 2010 in Sudafrica in 3D, che si stanno rivelando un grande successo di pubblico“.

 

Tecnologia che continua a generare nuovi e meno nuovi panorami interattivi, in cui il consumatore presto si troverà ad interagire con contenuti innovativi e device avveniristici. Eppure, per Manlio Mari della Sony Italia, la tecnologia rimane pur sempre uno strumento che come fine ultimo deve abilitare l’utente alle nuove esperienze provenienti dal mondo dell’high-tech e il progetto del Parco Tecnologico dell’Audiovisivo: “E’ di grande rilevanza, per la nascita e la crescita di nuove professionalità, legate all’innovazione nel settore dell’audiovisivo. Nostro obiettivo è guardare al consumatore, favorendo nuovi canali di accesso ai contenuti e ai servizi più innovativi; sviluppando nuovi mercati e progetti low badget per aree diverse tra cui sicuramente l’intrattenimento e lo sviluppo di nuovi modelli di business“. Un intrattenimento che proprio dalla fotografia e dal cinema ha preso piede più di cento anni fa, grazie a due tecnologie in cui il 3D ha fatto la sua apparizione a più riprese, come ha illustrato Roberto Rebecchi della DBW: “Un’arte dello stupire che viene da lontano, addirittura dalla seconda metà dell’800 e che nel Novecento ha avuto momenti di gloria e di abbandono. Oggi possiamo dire che ha ritrovato un mercato solido e finalmente vive una profonda rinascita legata al digitale, con la produzione di grammatiche alternative e linguaggi innovativi che però richiedono investimenti corposi. Ciò che manca in questo momento è una produzione di contenuti in 3D di maggiore livello, a cui si aggiunge la latitanza di editori coraggiosi e lungimiranti“.

 

Anche la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma farà parte del Parco Telematico dell’Audiovisivo, come ha tenuto a sottolineare in un messaggio di saluto al workshop Mario Morcellini, preside della Facoltà e docente di Sociologia della comunicazione. L’ateneo, infatti, intende attivare all’interno del Parco corsi di Alta Formazione, che si propongono di integrare competenze teoriche e applicative, Master che mirino ad offrire una formazione specialistica e a creare nuove figure professionali, in un’ottica di adeguamento alle esigenze del mercato. Un luogo in cui i contenuti e i servizi prenderanno vita e cominceranno il loro viaggio nella rete delle comunicazioni e delle trasmissioni di dati. Come nel caso del piano denominato ‘Formello Ultra Wi-Fi‘, di cui si è presentato il progetto nella terza e ultima sessione di incontri e che prevede la fornitura gratuita di banda ultra larga wireless e, a pagamento, di banda ultra larga Wi-Fi a 55 Mbps su tutto il territorio comunale. “Caso unico in Europa – ha spiegato Rufo Guerreschi – che sorgerà all’interno del Parco e fornirà connessione a tutta l’area per flussi video elevati in tecnologia HD e simulcast, nonché in grado di assorbire tutta la domanda di contenuti proveniente dalla rete del territorio di Formello“. Alla base del progetto, hanno spiegato Silvia Pozzani e Mario Pasquino, quest’ultimo in videoconferenza da Sibari: “C’è lo standard 802.11n, che permette di incrementare le reti wireless fino a 300 MB di banda utilizzabile, e l’impiego di reti MESH, architettura di connessione a maglia con access point poco invasivi a livello ambientale e dal livello di radiazioni nell’aria certificati come al di sotto della soglia di legge, e quindi non dannosi per la popolazione“. Tali tecnologie, in particolare la 802.11n, saranno fornite al Parco tecnologico dell’Audiovisivo da una delle aziende statunitense di componenti elettronici e telefonini più importanti al mondo, Motorola, che, come ha confermato Alessio Murroni: “Crede in questo progetto, unico in Europa, di copertura di una rete comunale interamente su reti wireless per la trasmissione di contenuti e servizi innovativi“.

Un progetto nel progetto, quindi, che garantirà all’area interessata e all’intero comparto dell’audiovisivo laziale e italiano nuove prospettive di crescita economica, assolutamente di rilievo nel panorama europeo, grazie anche all’impiego di una rete di comunicazione avanzata a banda ultra larga.