Comunicazioni e regolamentazione: gli approcci Usa e Ue a confronto nella Conferenza Annuale della Florence School of Regulation

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Telecomunicazioni

Si è svolta la scorsa settimana, in una delle ville del campus dell’Istituto Universitario Europeo sulle colline di Fiesole, la prima Conferenza Annuale della Florence School of Regulation, area Communications & Media, dedicata ai “Diverging electronic communications regulatory trends in Europe and the US”.

 

La Conferenza è stata aperta de Pier Luigi Parcu, che ha tracciato un confronto fra la regolazione delle Comunicazioni elettroniche negli USA ed in Europa, con particolare attenzione su due aspetti fra i più attuali e problematici per i regolatori e le aziende di entrambe le sponde dell’Atlantico: la definizione e l’implementazione del concetto di Net Neutrality ed il rapporto fra regolazione settoriale e applicazione della normativa antitrust.

 

Sul tema della Net Neutrality, Robert Frieden, professore di Telecommunications Law alla Penn State University, ha delineato l’evoluzione della policy adottata dalla FCC nei confronti della neutralità della rete, partendo dai principi definiti nel 2005, passando al caso Comcast ed arrivando alle ultime posizioni della Autorità statunitense.

 

E’ seguita poi la relazione di Alexander Willan di DG Information Society & Media, il quale ha inquadrato nel vigente framework comunitario alcuni aspetti del dibattito inerente la Net Neutrality, facendo soprattutto riferimento ai principi di trasparenza.  Di seguito due rappresentanti dei regolatori nazionali, Pietro Crocioni (Senior Economist di Ofcom) e Cara Schwarz-Schilling (Direttore della sezione Internet Economics di BNetzA) hanno inquadrato il problema a livello nazionale. In particolare, Crocioni ha fornito anticipazioni sulle linee guida che Ofcom presenterà nei prossimi giorni al termine di un procedimento di consultazione.  Dopo le relazioni iniziali è stato dato ampio spazio a qualificati interventi di rappresentanti di alcune delle maggiori imprese dei settori delle Comunicazioni elettroniche: Alcatel-Lucent, Qualcomm, Microsoft, Vodafone, Skype, Orange France Telecom e Deutsche Telekom.

In particolare il dibattito si è accesso quando operatori come Skype da un lato e Vodafone, Deutsche Telekom e Orange France Telecom dall’altro hanno evidenziato le loro diverse posizioni ed interessi, essenzialmente divergenti sul modello generale di business da perseguire in seguito all’ingresso dei nuovi grandi attori al livello delle applicazioni.

 

La seconda sessione, riguardante il rapporto fra regolazione di settore e l’applicazione della normativa antitrust nelle Comunicazioni elettroniche, si è focalizzata sul divergente approccio adottato negli Stati Uniti ed in Europa. Hanno aperto la sessione William Kovacic, commissario della Federal Trade Commission, che ha riassunto la complessa interrelazione esistente negli USA fra FTC, FCC, giudici e Corte suprema, che negli ultimi anni hanno portato a ridurre sostanzialmente l’intervento antitrust nei settori regolati.

 

E’ seguita poi la relazione di Eduardo Martinez-Rivero, direttore vicario della sezione Telecom Antitrust di DG Competition, il quale ha messo in evidenza il diverso approccio Europeo, dove l’applicazione delle norme di concorrenza tendono a prevalere sulla normativa settoriale, prendendo ad esempio i noti casi Telefonica e Deutsche Telekom.

Sono seguite le relazioni di Robert Stil, Chief Economist di OPTA, e Ignacio Ridondo Andreu, Segretario Generala di CMT, i quali hanno parlato dei rapporti fra le loro Autorità nazionali di regolazione e le rispettive Autorità di concorrenza. Peraltro, il regolatore spagnolo ha fatto specifico riferimento al caso Telefonica, ricordando il dissenso con l’approccio tenuto da DG Competition. Sulla stessa linea si è posto l’intervento successivo di un altro degli attori di mercato coinvolti nei casi europei citati, Deutsche Telekom, che per mezzo di un intervento di Wolfgang Kopf (Senior executive Vice-president), ha rappresentato le difficoltà per un attore di mercato di adeguarsi a precetti provenienti da Autorità diverse se scarsamente coordinate. 

 

A questo intervento ne sono seguiti altri, fra cui quello di Telefonica e di docenti appartenenti al comitato scientifico della Florence School of Regulation, Alexandre De Streel (professore di competition law presso l’Università di Namur) ed Antonio Nicita (professore di Politica Economica presso l’Università di Siena), tendenti ad evidenziare la complessità del sistema e la necessita di tenere in considerazione tutti i fattori positivi e negativi derivanti dalla applicazione delle norme di tutela della concorrenza in settori regolati.

 

L’area Communications & Media della FSR, diretta da Pier Luigi Parcu, è stata istituita lo scorso autunno all’interno del Robert Schuman Centre for Advanced Studies, il centro di ricerca dell’Istituto Universitario Europeo, in partnership con IRG, l’associazione dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche.  Questa si presenta come un nuovo importante centro di ricerca, training e dibattito per quanto concerne la regolazione del settore.

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