Salute: mentre gli italiani chiedono canali dedicati sul Dtt, i medici preferiscono gli informatori del web

di Antonietta Bruno |

Italia


Salute

Sono circa 2 milioni gli italiani che vorrebbero canali televisivi dedicati a scienza, salute, medicina e benessere sul digitale terrestre. “C’è spazio per sviluppare proposte televisive su questi temi e rispondere così a una domanda inevasa“, ha affermato nel corso di un incontro a Roma organizzato da Business International, Michele Casula, presidente dell’istituto di ricerche di mercato specializzato in sistemi di rilevamento integrati ‘E-res‘.

Casula ha anche aggiunto, che “gli italiani si stanno adattando bene al passaggio al digitale terrestre e alle possibilità di scelta offerte da questo sistema. Ben il 40% però – ha affermato – non ha ancora chiaro quali siano i temi che preferirebbe trovare tra le offerte televisive“.

 

Ma se gli italiani trovano comodo informarsi attraverso la Tv digitale, i medici  preferiscono perseguire la via del web.

Sempre più esigente il popolo di internet e sempre più sfruttato l’utilizzo della rete, e non solo per giocare, dialogare con nuovi amici di tutto o utilizzare come utile ‘strumento’ di lavoro, ma anche per tenersi informati e scoprire nuove curiosità dall’Italia e dal mondo. In tanti a scegliere la rete come ‘amico fidato’ ed esperto da interpellare per ogni questione, ma le informazioni fornite, spesso non soddisfano i richiedenti.

È questo il caso dei medici di famiglia italiani che usano quotidianamente, e anche più volte al giorno, il web per cercare informazioni utili al loro lavoro. Ma, per il circa 60% dei casi, la loro aspettativa viene delusa per la bassa offerta dei contenuti proposti. Deludenti, anche le risposte a quesiti che nel loro caso riguardano, soprattutto, informazioni  su supporti per la diagnosi, notizie veloci e aggiornate di medicina e istruzioni di tipo. A rilevarlo, una ricerca presentata al meeting romano organizzato da Business International e dedicato ai ‘Nuovi canali per l’informazione scientifica tra e-detailing e tv digitale terrestre‘.

 

Abbiamo registrato che questi professionisti sono dei grandi utilizzatori del Web – ha spiegato Danilo Mazzara di Accenture, azienda di management consulting che ha realizzato lo studio – ma anche che esiste uno scollamento tra quello che i medici di famiglia vorrebbero e quello che effettivamente trovano in Rete. Oggi la giornata del camice bianco di base è cambiata molto – aggiunge – come sono cambiate le esigenze di informazione, anche di tipo amministrativo e burocratico, di cui il medico ha bisogno per poter dare i consigli giusti ai pazienti”.

 

Medici grandi fruitori della rete, dunque, con numeri in ascesa quotidiana, tanto da attestare un utilizzo costante del 90% dei professionisti presi in esame. Oltre l’80% ‘naviga’ con una frequenza elevata anche più volte al giorno. La maggioranza (89%) sceglie questo strumento perché veloce e perché offre la possibilità di confrontare più punti di vista (73%). Solo il 69% invece, ha dichiarato di essere motivato dalla completezza dell’informazione.

 

Oggi vince la velocità – ha proseguito Mazzaranon serve più lo studio di dettaglio, ma quelle informazioni mirate utili a dare rapidamente indicazioni, che siano scientificamente solide, ad un paziente”. “In Italia ci sono anche esperienze positive su questo fronte, citate spontaneamente – precisa Mazzara – dai medici intervistati, e questo vuol dire che le utilizzano veramente. In particolare il portale Univadis, realizzato da Msd, e eDott di Gsk che, effettivamente, si pongono come un supporto concreto all’attività professionale dei medici. Per esempio vengono proposte ‘mappe’ in 3D del corpo umano per spiegare all’assistito la sua patologia. Oppure le informazioni meteo, utili al professionista che deve andare ad un convegno in un’altra città. Si dovrebbe puntare a creare un sito che sia il primo ad essere aperto dal medico al mattino. Dove il professionista possa trovare tutti i contenuti che gli servono per poter interagire con il paziente a 360 gradi“.