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Alcatel-Lucent: ecco come la nuova frontiera delle connessioni ottiche a 100 Gigabit/s aiuterà gli operatori a gestire l’incremento di traffico

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Le reti di trasporto, quelle che canalizzano il traffico sulle grandi distanze attraversando i Paesi, che permettono a tutti noi di collegarsi con una università australiana, di vedere i nostri interlocutori in tempo reale chattando con la California, di ricevere informazioni e video sul web  dai Mondiali di Calcio in Sud Africa come se tutto questo fosse dietro l’angolo, sono come le autostrade. Hanno le loro carreggiate multi corsie, che sono i collegamenti ottici con fasci di fibre e le multi corsie dei ‘colori’ del DWDM, hanno tangenziali, giunzioni e svincoli che sono i router e gli switch. E hanno un traffico in continua crescita. Così come avviene per le reti autostradali e le tangenziali urbane, nuovi insediamenti residenziali, ‘outlet‘, centri direzionali e commerciali, aeroporti, le reti di comunicazione vedono il loro traffico crescere ancor più consistentemente, con costi per bit in discesa, spinto da nuove applicazioni: i video su YouTube, i miliardi di applicazioni scaricati per l’iPhone, le audio e videoconferenze, le intranet e in prospettiva il cloud computing.

 

Lo scenario di mercato:

Basterà pensare al riguardo che il traffico Internet è previsto aumentare di cinque volte tra il 2010 e il 2013, cioè in quattro anni. Nei prossimi anni, inoltre, due terzi del traffico consumer riguarderanno applicazioni video di varia natura, da quello fornito da content provider a quello generato e scambiato direttamente dagli utenti. A sua volta, il traffico broadband mobile, alimentato da nuove generazioni di dispositivi (smartphone e non solo) e con l’ulteriore prospettiva dell’avvento di nuove reti mobili ultraveloci, è destinato a raddoppiare ogni anno.

La sfida è quella di far fronte a questa richiesta di traffico che non solo cresce in modo esplosivo ma proviene da applicazioni e reti diversificate, senza far crescere proporzionalmente i costi per gli operatori. La strategia di Alcatel-Lucent è “che anima l’architettura HLN o High Leverage Network” quella di rendere possibile questo attraverso un’unificazione delle reti e la loro scalabilità riducendo costi di investimento e di gestione. In un’autostrada, questo vorrebbe dire aumentare quanto possibile la velocità e fluidità del traffico a parità di corsie, riducendo la necessità di sosta per far rifornimento e gli incolonnamenti sugli svincoli. In definitiva: una rete scalabile ma anche flessibile e che riduca costantemente il costo per bit trasportato grazie anche ad una semplificazione del disegno complessivo.

 

La trasformazione delle reti:  

L’ultimo annuncio, con l’introduzione e la disponibilità commerciale, la prima sul mercato, di connessioni ottiche a 100 Gbit grazie all’uso della tecnologia coerente next-generation, è un preciso segnale in questa direzione. Si tratta del passaggio generazionale, dalle connessioni 10 Gbit/s a quelle a velocità / capacità superiore, i 40 e i 100 Gbit/s, in modo “morbido”, in grado di ridurre il costo dell’investimento e con la possibilità di integrare reti di diverse prestazioni (10, 40, 100 Gbit/s). Il tutto, grazie appunto alla tecnologia coerente next-generation, senza dover immettere nuova fibra e con i vantaggi addizionali di minori consumi, maggiore distanza coperta, sino a 2000 Km, senza amplificazione del segnale. Quindi, non solo minori investimenti ma anche minore TCO (Total Cost of Ownership).

Grazie alla tecnologia 100G su ogni portante, quindi su ogni lunghezza d’onda, è possibile trasferire 100 mila tipici file (brani musicali) MP3, 900 CD o 130 DVD in un minuto. I 100 Gigabit/s permettono anche di ospitare 60 mila canali televisivi SDTV (Standard Definition) o 15 mila canali HD (High Definition) simultaneamente.

 

Vantaggi e possibilità:

Per ottenere questi risultati, Alcatel-Lucent ha fatto leva sul sostanziale lavoro condotto in questi anni dai Bell Labs, oltre che dei propri centri di sviluppo specializzati nel settore, unendo lo stato dell’arte nel trasporto ottico 100G, che si profila come la nuova frontiera per i prossimi anni, e delle tecnologie 100GigE, così da portare questi benefici al livello core e metro.

In sostanza, i nuovi sviluppi, oltre a migliorare gli aspetti prestazioni (più veloce, più lontano, meno consumo) hanno fatto i conti con specifiche esigenze di questa fase di transizione che vede gli operatori alla prese con flussi di traffico sempre più consistenti, che non si traducono tuttavia in incrementi lineari dei ricavi. Per questo, si è posto particolare attenzione ai problemi di compatibilità con le infrastrutture in essere, permettendo quindi la convivenza di reti con velocità diverse (10, 40, 100G e possibilità di rispondere a sollecitazioni provenienti da diversi scenari di rete (metro, regionale e lunga distanza).

L’adozione della tecnologia coerente ‘next gen‘ permette rispetto a quella ‘irst gen’ un miglioramento di prestazioni e, inoltre, la sua introduzione nell’ambito delle reti esistenti, senza necessità di costosi interventi di upgrade. Essa inoltre risolve i problemi (come quelli di dispersione, distonia) connessi con le tecnologie 40G e 100G.

 

L’approfondimento tecnico:  

Tra gli elementi chiave di quest’innovazione sviluppata internamente sono: gli algoritmi DSP (Digital Signal Processing) che permettono una maggiore flessibilità nell’implementazione e nel rapid restore della rete; una più elevata tolleranza al rumore ottico, che ha permesso di estendere la distanza coperta senza rigenerazione; la scalabilità senza perdita di prestazioni per sviluppi successivi.

La Next-generation coherent technology (la tecnologia ottica coerente di nuova generazione) unisce in particolare i benefici di tre tecnologie: La Rilevazione coerente (Coherent detection) che permette il ripristino dell’intero campo ottico, cos’ da dare accesso a tutte le informazioni caratterizzanti del segnale: polarizzazione, ampiezza e fase; il Formato di Modulazione Multilivello (Multilevel modulation format), che consente una modulazione in alta capacità con elevata efficienza spettrale (50 GHz); l’Elaborazione avanzata di segnale (Advanced Signal Processing), che permette di compensare distonie della trasmissione, come la dispersione cromatica e la dispersione del modo di polarizzazione e le distorsioni non lineari che accompagnato canali trasmissivi precedenti vicini come quelli della precedente generazione 10G.

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