Editoria: L’irlandese Fergal Tobin succede all’italiano Federico Motta. Il passaggio del testimone durante l’assemblea Fee-Fep

di Antonietta Bruno |

Europa


Federico Motta

Si è riunita questa mattina a Roma l’assemblea generale della Federazione degli editori europei (Fee-Fep). Un appuntamento importante dove serrato è stato il dibattito sui grandi temi dell’editoria internazionale. Dallo stato del diritto d’autore all’avanzamento del progetto europeo Arrow, da Google Books all’Iva ridotta per gli ebook, solo alcuni dei tanti temi affrontati dagli stampatori europei.

Ma l’appuntamento romano, non è stato solo questo. A caratterizzare l’ultimo appuntamento, infatti, il passaggio del testimone per fine mandato biennale, da Federico Motta, già massimo rappresentante di AIE e fino a ieri membro del comitato dirigenziale dell’Associazione degli editori italiani, al neo-presidente e collega irlandese Fergal Tobin.

Motta, quarto italiano ad assumere un incarico tanto prestigioso nella storia dell’editoria europea, commosso dall’affetto dei colleghi ma senza lasciar trapelare molto l’emozione, ha parlato di “grande responsabilità per tutta l’editoria italiana“. Riguardo poi gli argomenti trattati e ricordando che l‘editoria libraria costituisce la prima industria culturale in Europa con un giro d’affari di circa 23,75 miliardi di euro, 510.000 le novità pubblicate e 135.000 gli addetti complessivi del settore, ha aggiunto “La difesa del diritto d’autore è un tema molto sentito a Bruxelles perché è li che si determinano le linee future della tutela che gli Stati dovranno recepire. C’è un’attività molto dinamica di lobby dovuta al fatto che negli ultimi anni c’è stata molta pressione sul diritto d’autore per via della questione digitale“. “In questo quadro – continua Motta –si è inserito il tema Google, ancora aperto, ma che è stato ben incanalato e definito sui presupposti irrinunciabili per gli editori. Abbiamo detto no al fatto che le opere vengano digitalizzate e poi gli autori debbano andare a verificarle. Il diritto di inserimento in data base deve essere chiesto prima ai titolari dei diritti. Questa è una questione fondamentale”.

Riguardo al prossimo futuro ha aggiunto: “il lavoro che verrà fatto deve portare alla costituzione di archivi sicuri e degni di essere considerati di riferimento. Un certo tipo di aggressività da parte di Google, è stata fermata. Il diritto d’autore è un elemento essenziale dello sviluppo culturale, lasciando da parte per un momento la questione prettamente economica”. “La discussione o messa in pericolo del diritto d’autore significa la perdita della ricerca scientifica e intellettuale – sottolinea e conclude l’ex presidente – La ricerca accademica è stata falcidiata da opere di pirateria, prima su carta e poi digitali. Inoltre, l’Aie è capofila di Arrow, il progetto per creare un data base che permetta la riconoscibilità dei titolari delle opere e quindi dei titoli”.
Quanto agli eBook: “sono un nuovo strumento in più per la lettura e in questo senso vanno vissuti positivamente ma in un quadro di riferimento certo e sicuro“.