Privacy. Google cede alle Autorità di Germania, Spagna e Francia: fornirà i dati raccolti dalle Google Cars per Street View

di Antonietta Bruno |

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Street View

Google prende coscienza degli ‘errori’ commessi e decide di fornire ai governi europei i dati impropriamente raccolti dalle ‘Google Cars‘ in giro per il mondo a catturare le immagini da inserire in Street View per indicizzare tutte le categorie di dati provenienti da reti Wi-Fi pubbliche.

 

Si tratterebbe di circa 600 gigabyte di dati personali, frammenti di informazioni private scambiate dagli internauti e ‘inavvertitamente’ intercettate, da oltre tre anni, dagli addetti di Google incaricati a catturare immagini utili al servizio di mapping online.

 

Operazione questa che è costata al popolare motore di ricerca non pochi guai giudiziari. Oggi la svolta e la decisione annunciata sulle colonne del Financial Times dell’amministratore delegato del colosso di internet Eric Schmidt, di volere “condividere i dati in questione con gli enti regolatori di Germania, Spagna e Francia”. Dati, che lo ricordiamo, potrebbero contenere anche informazioni personali, messaggi di posta elettronica, numeri di conti bancari, codici personali e quant’altro inerente alla sfera privata dell’utente.

 

Google dunque, cede alle numerose istanze pervenute, tra l’altro, anche dal Garante italiano della Privacy che sul caso aprì un’inchiesta e invitò la società a sospendere qualsiasi trattamento dei dati ‘captati’, fino a diversa indicazione dell’Autorità e a comunicare la data di inizio della raccolta delle informazioni, le finalità e le modalità con cui era stata realizzata, per quanto tempo e in quali banche dati le informazioni venivano custoditi. Stessa posizione del Garante tedesco che chiedeva, per la stessa vicenda, una verifica sui dati Wi-Fi in mano alla società.

 

“La raccolta – come spiega Mountain View in un’intervista – è avvenuta attraverso le attrezzature montate sulle Google Car, le vetture che percorrono e fotografano i quartieri delle maggiori città del mondo per offrire le vedute dal livello stradale tipiche di Street View. L’ingegnere responsabile del software che ha raccolto i dati, in ‘chiara violazione’ con le regole di Google – ha concluso – è al momento sotto indagine interna. Fra un mese saranno resi noti anche i risultati dell’inchiesta che l’azienda ha avviato sull’accaduto“.