Wind: internet mobile traina i risultati del primo trimestre. Risultato operativo +20,5% a 254 milioni di euro

di Alessandra Talarico |

Italia


Wind

Crescono i risultati di Wind, che ha chiuso il primo trimestre del 2010 con ricavi per 1,38 miliardi di euro, in aumento dell’1,2% rispetto ai primi tre mesi del 2009. I ricavi da servizi sono cresciuti del 2,3% attestandosi a 1,33 miliardi di euro. Il risultato operativo è cresciuto del 20,5% a 254 milioni di euro (erano 211 milioni al primo trimestre 2009), mentre l’utile netto si è attestato a 3 milioni di euro.

 

Particolarmente brillante la performance del segmento telefonia mobile: i ricavi legati ai servizi mobili sono cresciuti infatti del 4,2% nonostante l’ulteriore riduzione delle tariffe di terminazione e delle tariffe di roaming e la crescente competitività del mercato italiano, caratterizzato – ha spiegato la società – “da promozioni di prezzo molto aggressive proposte dall’ex-monopolista”.

Importante il dato relativo a internet mobile: i ricavi legati all’accesso sono cresciuti del 65,4% rispetto allo scorso anno, grazie alla crescente diffusione delle chiavette Internet e degli smartphones, mentre i ricavi da servizi dati tradizionali continuano a mostrare un trend di crescita sostenuto (+7,9%).

 

La base clienti fa segnare una crescita del 9,3%: una performance trainata dall’attenzione dell’operatore al concetto di community, dal lancio di tariffe di tipo on-net e dalla crescente presenza nel segmento dedicato alla clientela alto spendente attraverso offerte post-pagate dedicate, fattori che hanno contribuito anche all’ulteriore miglioramento del tasso di abbandono dei clienti, che alla fine di marzo si attesta al di sotto del 23% su base annualizzata. Il traffico voce è cresciuto del 15,6% a 9,7 miliardi di minuti, mentre l’Arpu (la spesa media mensile per utente) è leggermente calato, passando da 16,8 euro nel primo trimestre 2009 a 16,1 euro.

È cresciuto, invece, del 2% l’Arpu riferibile ai servizi dati, che ha raggiunto il 18,2%.

 

Sostanzialmente stabili i ricavi del comparto fisso: escludendo l’impatto derivante dalle attività relative alla gestione del traffico internazionale fanno segnare un -0,8%, ma considerando minori ricavi generati dal comparto internazionale nel corso del trimestre, i ricavi totali da telefonia fissa sono diminuiti del 2,9%.

 

I ricavi legati ai servizi internet a banda larga sono cresciuti del 16,7%, con oltre 71 mila nuove linee attivate nel trimestre, per una base utenti totale di 1,7 milioni, in crescita del 18,1%. La spesa media mensile ha raggiunto quota 18,5 euro.

La base utenti di Infostrada è aumentata del 7% a 2,9 milioni di clienti, anche se l’Arpu ha segnato un calo del 6,6% a causa del taglio delle tariffe di terminazione.

 

L’Ebitda del trimestre è cresciuto del 2% a a 498 milioni di euro, con un margine del 35,9%.

Grazie a una generazione di cassa prima degli oneri finanziari rimane pari a 353 milioni di euro, il gruppo ha ripagato a gennaio 336 milioni di euro di debito in anticipo rispetto alla scadenza (prevista per giugno 2011).

L’indebitamento finanziario netto si attesta ora a 8,41 miliardi di euro, in calo rispetto a 8,54 miliardi del primo trimestre 2009.

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