Posta elettronica certificata: nella prima settimana 107.084 cittadini italiani hanno attivato la propria casella di posta digitale

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A una settimana dal PEC-Day, è salito finora a 107.084 il numero dei cittadini italiani che, dopo essersi collegati al sito e averlo trovato finalmente funzionante, hanno completato le semplici pratiche di attivazione della propria casella di PostaCertificat@ (il servizio gratuito e sicuro che consente di dialogare con la Pubblica Amministrazione tramite mail che hanno lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento).

 

Continua anche ad aumentare il numero delle Pubbliche Amministrazioni in regola con quanto disposto cinque anni fa dal Codice dell’Amministrazione Digitale (decreto legislativo n. 82 del 7 marzo 2005). La legge prevede infatti che tutte le Pubbliche amministrazioni istituiscano una casella di PostaCertificat@ per ogni registro di protocollo, pubblicando i relativi indirizzi sia sul proprio sito istituzionale sia nell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni. Stanno quindi ottenendo significativi risultati le continue sollecitazioni di DigitPA e di Formez così come i ripetuti interventi dell’Ispettorato della Funzione Pubblica, attivati dallo stesso Ministro Renato Brunetta.

 

In questo contesto va segnalato il caso di eccellenza rappresentato dal Ministero per gli Affari Esteri, che a oggi ha attivato indirizzi di PostaCertificat@ per tutte le 34 strutture di livello dirigenziale nonché per 206 indirizzi uffici diplomatico-consolari all’estero su 235. Resta invece molto basso il dato relativo agli Istituti di Cultura Italiana all’estero: soltanto 3 indirizzi di Pec sui 92 uffici totali.

 

Sin dalla metà del 2009, il MAE ha sensibilizzato l’intera rete diplomatico-consolare affinché la trasmissione di documentazione verso la sede centrale avvenisse su supporto digitale. Il tradizionale invio per ‘corriere diplomatico’ ha così da tempo assunto un carattere sempre più residuale, essendosi infatti potenziata sempre di più l’opera di digitalizzazione con conseguente fortissima riduzione del consumo di carta. Basti pensare che dal biennio 2008/2009 al biennio 2009/2010 le spese per il ‘corriere diplomatico’ sono diminuite di oltre 400.000 euro (45% del totale). Nello stesso periodo, le spese di posta ordinaria si sono ridotte a circa 465.000 euro (40% in meno rispetto al 2008) e il trend sinora accertato lascia prevedere per il 2010 una spesa complessiva vicina a 100.000 euro, con un’ulteriore riduzione di circa l’80%. Più in generale, il processo di dematerializzazione al MAE ha consentito di risparmiare nel 2009 il consumo di circa 1,6 milioni di fogli di carta (l’equivalente di 21 alberi di pino alti 15 metri ).

 

Aldilà di questi risparmi, la PEC assume adesso un ruolo centrale nel quadro del processo di realizzazione dei servizi consolari a distanza: grazie a essa i cittadini italiani all’estero potranno infatti richiedere e ottenere in tempi rapidi agli uffici consolari tutti gli atti e i documenti di cui hanno bisogno. (r.n.)

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