Intel: utili quadruplicati per il miglior primo trimestre della storia. Otellini, ‘le aziende hanno ricominciato a spendere in Pc’

di Alessandra Talarico |

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Buone notizie per il settore dei personal computer arrivano dai conti di Intel, che ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 2,4 miliardi di dollari (43 cents per azione), un risultato quasi quadruplicato rispetto ai 629 milioni (11 cents ad azione) dello stesso periodo dello scorso anno e superiore alle attese degli analisti. I ricavi si sono attestati a 10,3 miliardi di dollari, dai 7,1 miliardi dello scorso anno.

I risultati confermano che il settore “si è ripreso completamente”, ha spiegato il presidente di Intel Paul Otellini, sottolineando che le aziende hanno finalmente ricominciato a spendere per il rinnovo del parco informatico.

“Gli investimenti in tecnologie all’avanguardia hanno generato la più convincente linea di prodotti nella nostra storia che, unita alla ripresa della domanda a livello mondiale, ha prodotto il miglior risultato mai ottenuto da Intel nel primo trimestre”,  ha aggiunto Otellini,

E per i prossimi tre mesi, Intel è molto ottimista: sono attesi, infatti, ricavi compresi tra 9,8 e 10,6 miliardi di dollari.

Il gruppo, in controtendenza rispetto al settore e forte di una liquidità di 10,9 miliardi di dollari, prevede nuovi investimenti strategici e nuove assunzioni, nell’ordine di circa un migliaio di persone.

 

Le aziende, ha spiegato Otellini, stanno ricominciando ad acquistare computer, “…semplicemente perché è più semplice che riparare o adeguare quelli vecchi”.

 

Il rallentamento degli ultimi anni è stato il peggiore mai conosciuto nella storia dei Pc e, anche se in fondo il settore ha retto grazie alle vendite di netbook e computer fortemente scontati, i risultati di Intel, potrebbero essere letti come il preludio di un trimestre di ripresa per l’intera industria tecnologica.

L’inversione del trend iniziata già alla fine dello scorso anno, trainata dalla ripresa delle vendite di server, ha infatti avvantaggiato soprattutto i due maggiori vendor – HP e IBM – oltre Intel e AMD, dal momento che i processori destinati a queste macchine sono tra i prodotti più redditizi.