Verizon Wireless: nessuna ambizione da ‘carrier globale’. La capogruppo Usa smentisce rumors sulla fusione con Vodafone

di Alessandra Talarico |

Europa


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Le voci sul futuro di Verizon Wireless, operatore mobile americano controllato da Verizon Communications e Vodafone, si rincorrono da parecchio tempo. Nelle ultime settimane si sono quindi intensificati i rumors su un’eventuale fusione delle due capogruppo. Rumors fortemente ridimensionati dal Ceo di Verizon Communications, Ivan Seidenberg che, durante una conferenza ospitata dal Consiglio per le Relazioni Estere, ha affermato che non ci sarebbe “nessuna interessante ragione” a motivare una simile scelta.

 

Verizon Communications, che controlla la quota di maggioranza dell’operatore mobile non ambisce, insomma, a diventare una compagnia “globale”: questo modello – ha detto Seidenberg – “perderebbe economie di scala” e la nuova società avrebbe difficoltà a crescere abbastanza da giustificare la fusione. In futuro, tuttavia, si potrebbe riparlare della vecchia ambizione di Verizon Communications, quella, cioè, di acquistare anche la quota di Vodafone in Verizon Wireless: un’occasione ghiotta, che potrebbe diventarlo ancora di più se il carrier si aggiudicasse la vendita dell’iPhone di Apple, attualmente concessa in esclusiva al rivale AT&T.

Sulla questione, Seidenberg ha affermato che la società è “aperta” alla possibilità, ma che la decisione spetta comunque alla Apple.

 

Verizon Wireless, il cui valore si aggira attorno ai 40 miliardi di sterline, genera circa un terzo dei profitti Vodafone: già lo scorso anno, un report della Royal Bank of Scotland (RBS), intitolato “Fare niente non è un’opzione”, suggeriva a Vodafone proprio di fondersi col partner statunitense o di vendere la propria quota del 45%. Verizon Wireless, infatti, non versa alcun dividendo agli azionisti dal 2005: nonostante il significativo flusso di cassa, Verizon Communications ha bloccato il loro pagamento, preferendo prima appianare i debiti della compagnia.

Il Ceo di Vodafone, Vittorio Colao, dunque, già a novembre dello scorso anno aveva affermato che una soluzione dei problemi di Verizon Wireless era una delle premesse per trovare nuovo sostegno per il titolo Vodafone.

 

La combinazione delle due società produrrebbe un gigante da 120 miliardi di sterline (circa 107 miliardi di euro): il valore di mercato del gruppo britannico si aggira infatti intorno ai 77 miliardi di sterline, mentre Verizon vale circa 86 miliardi di dollari (63 miliardi di euro).

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