Terminazione: tempo scaduto per le agevolazioni ai new entrant. La Ue invita Agcom ad applicare tariffe ‘simmetriche’ a tutti gli operatori

di Alessandra Talarico |

A piè di pagina il testo integrale della lettera inviata all'Agcom dalla Commissione europea.

Italia


Terminazione

La Commissione europea ha inviato una lettera all’Agcom per chiedere che l’Autorità applichi alle chiamate di rete fissa prezzi di terminazione ‘simmetrici’, che riflettano, cioè, i costi sottostanti al servizio, così come previsto dalle norme comunitarie.

 

La terminazione è il servizio grazie al quale un operatore “consegna” la chiamata ad un proprio cliente quando questa arriva dalla rete di un altro operatore.

Nel 2006, per incoraggiare l’ingresso dei nuovi operatori nel mercato della telefonia fissa in Italia, Agcom aveva imposto misure regolamentari sia all’incumbent sia agli operatori alternativi – come ad esempio Fastweb, Wind, BT Albacom – data la posizione dominante di ciascun operatore sulla propria rete.

Sugli operatori alternativi, tuttavia Agcom, ha proposto l’imposizione di obblighi regolamentari più leggeri rispetto all’operatore dominante, attuando i cosiddetti “obblighi regolamentari asimmetrici“.

In sostanza, gli operatori alternativi sono stati autorizzati a far pagare tariffe di terminazione più alte per quattro anni, fino al raggiungimento della simmetria con le tariffe di Telecom Italia.

 

Alla base della decisione, il fatto che i new entrant non godono delle stesse economie di scala dell’operatore storico ed è dunque giusto consentire loro di applicare tariffe di terminazione più alte dell’incumbent.

 

La Commissione, che aveva allora approvato tali misure, sottolineando però che i nuovi entranti “…possono far pagare tariffe di terminazione all’ingrosso più alte rispetto alle tariffe dell’operatore dominante, Telecom Italia, ma solo per un periodo transitorio di quattro anni”, ha quindi ricordato ad Agcom che è giunto il momento di “applicare tariffe di terminazione simmetriche ed orientate al costo a tutti gli operatori”.

 

“La Commissione – si legge nella lettera –  invita Agcom a imporre agli operatori alternativi un obbligo di controllo dei prezzi che rifletta i costi di un operatore efficiente”, nonché a “fissare le tariffe degli operatori alternativi al livello di un operatore efficiente e che possano essere equivalenti al livello della tariffa definita per la terminazione di Telecom Italia”. 

 

La decisione della Commissione è basata sull’Articolo 7 della Direttiva Quadro sulle comunicazioni elettroniche (2002/21/EC) che conferisce alla Commissione il compito di assicurare l’applicazione dei principi di diritto della concorrenza in modo conforme da parte delle Autorità nazionali di regolamentazione in questo settore.

 

Lettera Ue all’Agcom su Terminazione delle chiamate da rete fissa