Europei e web. Banda larga sempre più pervasiva. Solo 3% utenti usa ancora connessioni a banda stretta

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Layla Pavone (IAB Italia): ‘Continuare a investire per sostenere lo sviluppo di nuovi business e la circolazione di idee, conoscenza e culture’.

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Web 3.0

Ci sono differenze nel modo in cui gli europei usano internet? Sì, e anche molte, osserva un’indagine sul comportamento e le attitudini online di 32.000 utenti in 16 mercati, condotta da InSites Consulting, in partnership con IAB Europe.

 

Il progetto di ricerca annuale “MCDC” (Marketers & Consumers, Digital & Connected), ideato come supporto agli operatori per la comprensione dell’impatto di internet sulle vite dei consumatori – sia a livello internazionale, sia nei singoli mercati – racchiude una miniera di informazioni che spaziano dalla penetrazione di internet, alle ore passate online e ai contenuti visitati.

 

Secondo Layla Pavone, Presidente IAB Italia e membro del board IAB Europe, l’uso del web in Europa è sempre più pervasivo e riguarda “numerosi e differenti aspetti della vita di tutti i giorni: acquisti, ricerca di informazioni, intrattenimento”.

“Questa indagine – ha aggiunto – conferma il ruolo centrale della rete quale prezioso strumento su cui continuare a investire a livello sistemico, per sostenere, da un lato, lo sviluppo di nuovi business, dall’altro, la circolazione di idee, conoscenza e culture, rendendo l’Europa all’avanguardia dal punto di vista socio-economico”.

 

Se i livelli di penetrazione di internet variano ampiamente tra le varie regioni d’Europa, passando dall’85% nei Paesi Bassi al 32% in Romania, il tempo trascorso sul web e la frequenza di utilizzo differiscono pochissimo da Paese a Paese.

La maggior parte degli utenti di internet si connette sei o sette giorni alla settimana (71%) e, in quei giorni, il 76% rimane online per più di un’ora. Gli europei del Nord hanno il record di frequenza – il 77% accede a internet giornalmente – ma sono gli europei dell’Est a trascorrere in media più tempo online: un terzo (33%) rimane sul web per 3 o più ore ad ogni connessione.

 

La quasi totalità degli accessi a internet in Europa avviene attraverso banda larga, mentre le connessioni “narrowband” (a banda stretta) rappresentano solo il 3%. Le connessioni wireless sono diffuse in ambiente domestico, ma con alcune differenze significative: nel Nord Europa, la Norvegia vanta un livello di penetrazione pari al 63%; nel Sud Europa, il 59% delle famiglie spagnole usa il web in modalità wireless, mentre solo il 19% di quelle ungheresi ha un accesso a internet senza fili. 

 

Secondo i risultati dell’indagine, sono i cittadini dell’Est Europa a consultare maggiormente fonti di intrattenimento online. Il 49% degli intervistati in Ungheria, Polonia e Romania guarda la TV o altri contenuti video sul web, il 44% ascolta programmi radiofonici in tempo reale, il 31% scarica musica, mentre il 27% gioca e scommette online.

 

Nell’ultimo mese, il 52% degli internauti intervistati ha aggiornato o visualizzato un profilo all’interno di un social network. Come per l’entertainment online, anche in materia di “reti sociali” sono i cittadini dell’Est Europa a distinguersi: il 59% ha visualizzato o aggiornato un profilo nell’ultimo mese. In particolare, guida la classifica l’Ungheria, con il 65%, seguita da Romania (61%) e Polonia (56%).

 

L’indagine conferma come l’e-commerce rappresenti una delle aree più significative di fruizione del web nell’Europa occidentale e settentrionale. Il 57% degli utenti internet europei ha acquistato un prodotto o un servizio online negli ultimi 12 mesi e circa i tre quarti (74%) hanno affermato di ricercare online informazioni su prodotti o servizi, almeno una volta a settimana. Ma l’Est Europa è l’unica regione in cui gli intervistati sono più propensi ad acquistare un articolo da un altro utente internet (27%) che da un sito di e-commerce (24%).

 

Secondo Catherine Borrel, Head of Research di IAB Europe, “…i risultati ci offrono un’enorme varietà di materiale per conoscere a fondo i consumatori sia a livello paneuropeo, sia in ciascuno dei 16 mercati. Descrivendo il comportamento degli utenti sul web, dalla loro attitudine per l’e-commerce alla consultazione dei vari media, dalla gestione della privacy all’attenzione ai messaggi pubblicitari, MCDC ci aiuta a ricostruire il puzzle dell’Europa online”.

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