Digitale terrestre: ormai imminente l’apertura della gara per l’assegnazione delle frequenze. Al momento Sky resta fuori

di Raffaella Natale |

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Sky Italia

Grande attesa per il 10 marzo, quando l’Agcom aprirà la gara per l’assegnazione delle frequenze digitali terrestri, mentre il tycoon Rupert Murdoch sta facendo opera di persuasione presso gli uffici dell’Antitrust Ue per ottenere una riduzione degli impegni che impongono a Sky Italia di operare solo sul satellitare fino al 2012.

Per il momento – si legge in un articolo di MF – verranno ascoltati dall’Agcom, che deve varare il regolamento finale dopo l’ok dell’Unione Europea, soltanto gli operatori già presenti sulla piattaforma analogica e su quella digitale, da Rai a Mediaset.

Il giornale aggiunge che al beauty contest, il meccanismo di assegnazione gratuita con cui l’Autorità garantirà alle emittenti altri cinque multiplex, non potrà infatti partecipare la controllata italiana di News Corp.

La preoccupazione tra gli attuali player del digitale terrestre è che un ripensamento della Commissione Ue sul veto a Sky di operare sul digitale possa permettere al monopolista satellitare di rilevare subito anche nuove frequenze, trovando così il modo di entrare nel business della nuova tecnologia che a fine 2011 arriverà a tutti i 23 milioni di famiglie italiane.

Un operatore ha commentato che “…sarebbe davvero clamoroso se si verificasse una marcia indietro degli uffici della Direzione Concorrenza di Bruxelles su questo punto”.

“Murdoch ha il 98% del mercato satellitare ed è verticalmente integrato, dunque non si può certo definire nuovo entrante”. Ma, secondo quanto risulta a MF, tra gli operatori serpeggerebbe un’evidente preoccupazione per un eventuale ingresso di Sky prima del previsto sul digitale.

Gina Nieri, consigliere d’amministrazione Mediaset, ha recentemente ribadito che “Sky è monopolista sul satellite. Credo che sia assolutamente scorretto che venga ammessa prima del 31 dicembre 2011 a entrare sulle infrastrutture del digitale terrestre”.

Nei giorni scorsi MF ha anticipato che la piattaforma satellitare, attiva in Italia dal 2002, avrebbe appena presentato presso la direzione generale dell’Antitrust Ue, guidata dall’olandese Alexander Italianer, una nuova richiesta formale di revisione degli impegni assunti all’epoca della fusione tra Stream e TelePiù che diede luogo poi al nuovo operatore satellitare firmato News Corp.

Un chiaro segnale che il neo-commissario all’Antitrust europeo, Joachin Almunia, ha intenzione di analizzare di nuovo le richieste della Tv, aprendo a breve una consultazione pubblica.

In base agli impegni assunti con l’Antitrust Ue nel marzo 2003, News Corp non può intraprendere in Italia attività nel digitale terrestre né come “operatore di rete” né come operatore di servizi televisivi a pagamento al dettaglio.

MF ritiene che l’Unione Europea starebbe prendendo in seria considerazione l’ipotesi di ridurre il veto a Sky.

La scelta di Almunia, che dovrà avere anche l’OK della Commissione, ha un carattere tecnico ma mette in gioco interessi miliardari, essendo capace di produrre uno scontro frontale tra Mediaset e Sky. In particolare, Sky dovrebbe puntare a ottenere una sostanziale riduzione dell’impegno a tutto il 2010, eventualità che gli permetterebbe di acquistare multiplex sul digitale terrestre già per la prossima stagione televisiva e calcistica.

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