Rai: il Contratto di servizio passa alle Camere. Qualità, pluralismo e tutela della persona, per il nuovo volto della Tv pubblica

di Raffaella Natale |

Claudio Scajola: ‘Un risultato importante che garantirà agli italiani un servizio pubblico di maggiore qualità’.

Italia


Claudio Scajola

Il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola ha trasmesso ai Presidenti di Senato e Camera il testo del nuovo Contratto di Servizio Rai per il triennio 2010-2012 e già approvato  dal consiglio di amministrazione della Tv pubblica. Il Contratto verrà ora esaminato dalla Commissione di Vigilanza e sarà quindi adottato con un decreto del Ministro Scajola.

 

Per il Ministro il documento è “frutto di mesi di intenso lavoro tra i rappresentanti del Ministero e della Rai, grazie al coordinamento del Viceministro Paolo Romani. Un risultato importante che garantirà agli italiani un servizio pubblico di maggiore qualità in una fase particolarmente delicata, quella della transizione dalla tv analogica alla tv digitale. Per questo abbiamo voluto fissare con chiarezza alcuni punti fermi: qualità dell’informazione; rispetto dei principi di imparzialità, completezza e pluralismo; tutela della persona”.

 

Priorità del nuovo Contratto sono anche qualità e monitoraggio dell’offerta. E’ stato infatti potenziato il controllo sulla qualità del servizio pubblico, attraverso sistemi innovativi ed efficaci che misureranno in modo chiaro e tempestivo la percezione del servizio da parte degli ascoltatori.

Particolare attenzione è rivolta alla qualità dell’informazione: rispetto della deontologia da parte dei giornalisti; tutela della dignità e della privacy delle persone; contraddittorio adeguato, effettivo e leale; stimolo ad una critica ragionevole e costruttiva.

 

Altro cardine, la promozione del sistema-Paese e delle sue eccellenze. “Attraverso il sistema radiotelevisivo – ha specificato Scajola – dobbiamo trasmettere  l’immagine dell’Italia, della sua identità, dei suoi territori, del suo stile di vita  apprezzato nel mondo. La valorizzazione del Paese, in un’ottica di rilancio competitivo, passa anche per la televisione, che può trasformarsi in un formidabile strumento di promozione del Made in Italy”.

 

Altra necessità per il servizio pubblico è quella di assicurare il rispetto della dignità della persona e garantire la tutela delle fasce più deboli. A questo scopo, nel Contratto si sottolineano la responsabilità della Rai nella tutela preventiva dei minori durante tutta la programmazione e la necessità di un’attenzione particolare alla sensibilità dei bambini e dei giovani all’interno del palinsesto commerciale, anche con programmi dedicati. Lo stesso avverrà per le fasce più deboli, con particolare attenzione ai temi del sociale e della disabilità.

 

 

Nel nuovo Contratto il ministero per lo Sviluppo economico si impegna anche ad aprire un tavolo istituzionale (con la Rai e gli altri ministeri interessati, in primis l’Economia) per individuare tutti i possibili aspetti che possono essere oggetto di un intervento legislativo per contrastare l’evasione del canone, che attualmente tocca punte del 27-29% e un costo di circa 300 milioni per l’azienda. Nell’attesa del provvedimento, scatta la ‘clausola di tutela’ ovvero la possibilità, a fronte di significativi squilibri tra gli obblighi del servizio pubblico previsti dal contratto e la copertura dei costi, di individuare nella Commissione paritetica e dunque con il consenso del Governo, possibili correttivi nell’interpretazione del Contratto.

   

Un punto chiave, ribadito con forza dal presidente Paolo Garimberti: “O ci sono i soldi per fare il servizio pubblico, o dovremo ridurre drasticamente la qualità e l’innovazione”.

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