Festival del cinema di Berlino. L’Osservatorio Ue dell’Audiovisivo presenta i dati: crescono i biglietti venduti, l’Italia in calo

di Raffaella Natale |

Nonostante sia aumentata l’affluenza alle sale, le produzioni nazionali si sono ridotte a vantaggio dei grandi film americani.

Unione Europea


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In occasione del 60° Festival internazionale del cinema di Berlino (11-21 febbraio), l’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo del Consiglio d’Europa ha diffuso i dati sulla frequenza del pubblico nelle sale cinematografiche europee nel 2009. Secondo l’Osservatorio, c’è stato un aumento dei biglietti venduti, che hanno raggiunto i 985 milioni di unità, +6,5% rispetto all’anno precedente nonostante il difficile contesto economico.

 

In 19 su 24 Paesi Ue dei quali si hanno i dati, è aumentato il numero di ingressi in sala. In valore assoluto, la maggiore crescita si è registrata in Germania (+16,9 milioni, +13,1%), seguita da Francia (+10,9 milioni, +5,7%), Regno Unito (+9,3 milioni, +5,6%) e Polonia (+5,4 milioni, +16,1%).

Per la prima volta negli ultimi cinque, la Spagna ha registrato una crescita delle affluenze (+2,8 %), pari a 3 milioni di biglietti venduti in più.

In Italia nel 2009 la vendita di biglietti ha visto un lievissimo calo, lo 0,4%, pari a 400mila biglietti. Il dato è tuttavia in controtendenza rispetto alla crescita registrata in gran parte dell’Unione europea. Anche se i dati per l’Italia sono ancora provvisori, mostrano che il nostro Paese non ha seguito il trend degli altri grandi.

 

Al di fuori dell’Unione Europea, la Russia, come gli anni precedenti, evidenzia una tendenza in crescita con 138,5 milioni di biglietti venduti e un incremento dell’11,8%. Continua così a essere il quarto mercato per l’industria cinematografica europea in termini di frequentazione delle sale.

 

L’Osservatorio non dispone ancora di dati sufficienti per produrre stime globali sull’intero 2009, ma quelle in possesso dei ricercatori rilevano un aumento delle entrate superiore a quella della frequentazione nella quasi totalità dei paesi.

Il crescente numero di film di successo in 3D, come Avatar o l’Era Glaciale 3, per i quali il prezzo di ingresso è maggiorato, sicuramente hanno giocato un importante ruolo su questi risultati.

 

Se nel 2009 il numero totale degli ingressi in sala è aumentato nella maggior parte degli Stati membri, la fetta riguardante le produzioni nazionali s’è però ridotta in 19 Paesi su 24, a vantaggio dei grandi blockbuster americani, tendenza a cui fa eccezione il successo di alcune pellicole locali come in Svezia, Germania e Spagna.

Sebbene sia prematuro avanzare delle stime, sembra che i film americani come l’Era Glaciale 3 (3D), Avatar (3D), 2012, Up (3D) o Angeli e Demoni, abbiano giocato un ruolo preponderante.

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