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Audiovisivo. Catricalà (Antitrust): ‘Entro la metà di febbraio avvieremo indagine su tutto il mercato radiotelevisivo’

Italia


A febbraio l’Antitrust avvierà un’indagine “a 360 gradi” su tutto il settore radiotelevisivo. Lo ha annunciato stamani il presidente dell’Autorità, Antonio Catricalà, in occasione del convegno “il diritto dei consumatori nella crisi e le prospettive evolutive del sistema di tutela”, che si è tenuto nella sede dell’Authority a Piazza Verdi a Roma.

E ha spiegato che “c’è un gran bisogno, visto che l’ultima indagine risale al 2004 e il settore è in grande evoluzione e bisogna studiarlo bene”.

Il garante della Comunicazione, in merito ai tempi dell’indagine ha detto che “ci metteremo un anno”. 

 

Catricalà ha aggiunto che probabilmente la prossima settimana l’Autorità farà la segnalazione al Governo per quanto riguarda la legge della concorrenza che dovrebbe essere recepita per il varo della normativa, “La settimana successiva probabilmente apriremo l’indagine” sul settore della tv.

Per la segnalazione necessaria per il varo della norma l’Autorità avrebbe tempo fino al prossimo marzo.

 

Il presidente dell’Antitrust ha anche tenuto a precisare che “…le aziende non hanno ancora la nuova cultura della tutela del consumatore”.

“Prima viene il consumatore poi viene il socio e quindi il profitto e i dividendi. Questa nuova cultura deve entrare nelle aziende che sono figlie dei monopoli. Fare profitti non è importante quanto soddisfare i consumatori e avere una buona fama. Anche gli uffici legali delle aziende devono spiegare che prima viene la soddisfazione del consumatore, e poi il profitto e dividendo”.

 

Catricalà ha anche detto che è importante avere buoni rapporti con le Authority poiché questo si riflette sulla stampa.

Per quanto riguarda l’attività dell’Antitrust, Catricalà si è soffermato sulle caratteristiche di “bilanciamento” che essa ha poiché, ha affermato, deve “far convergere interessi differenti”.

L’Antitrust, “ha già venti anni“, ha concluso il presidente: “E’ chiaro che le posizioni della produzione sono altrettanto importanti: se non c’è la produzione, non ci sono i consumatori, e non ci sono gli stipendi ai dipendenti”.

L’Attività dell’Authority è in sostanza di “composizione di interessi spesso opposti. Noi dobbiamo bilanciare gli interessi”, ha concluso Catricalà.

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