Accenture: consumatori dei mercati emergenti più propensi a comprare e usare prodotti hi-tech ed eco-compatibili

di Alessandra Talarico |

Cina, India, Malesia e Singapore saranno inoltre disposti a spendere di più per prodotti tecnologici eco-compatibili.

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Accenture

Accenture, azienda globale di consulenza direzionale, servizi tecnologici e outsourcing, ha reso noti i risultati di uno studio sull’uso dei prodotti e servizi elettronici di consumo che offre uno spaccato sui modelli di spesa e di utilizzo di 19 nuove tecnologie – tra cui smartphone, TV ad alta definizione e computer.

 

La ricerca “Consumer Electronics Product and Services Usage” prende in esame un campione di 16 mila consumatori provenienti sia da mercati maturi (USA, Germania, Francia e Giappone) che mercati emergenti (Cina, India, Malesia e Singapore) e analizza i modelli e i livelli di utilizzo anche in base alla fascia d’età: baby boomers (45-65 anni), generazione X (25-45 anni) e generazione Y (18-25 anni).

 

In questo modo, è possibile comprendere maggiormente non solo le differenze ‘generazionali’ nell’acquisto e nell’utilizzo delle nuove tecnologie, ma anche di evidenziare le principali diversità a livello globale.

 

Dalla ricerca emerge innanzitutto che, nonostante la crisi economica, la domanda di prodotti di elettronica di consumo – smartphone, cellulari, Tv al plasma o LCD ad alta definizione, portatili, fotocamere digitali, videocamere, netbook, player BluRay ecc – resta altissima. Secondo i dati della Electronics Association, in tutto il mondo  la spesa per prodotti di elettronica di consumo crescerà di quasi il 10% tra il 2008 e 2009 a 700 miliardi di dollari con un aumento di 42 miliardi, principalmente grazie alla domanda dei mercati emergenti.

Su questi mercati, ha spiegato a Key4Biz Marco Morchio, Responsabile Accenture del settore Electronics e High Tech per Italia, Grecia, Russia, Est Europa e Medio Oriente, “oltre a una maggiore attenzione verso i device ecocompatibili, per i quali i consumatori si sono detti disposti a pagare un po’ di più, si è notata anche una maggiore propensione ad accettare ed utilizzare le nuove tecnologie”.

“Disponibilità che può essere assimilata – ha affermato ancora Morchio – a quella manifestata nei mercati maturi soltanto dalla generazione Y, cioè i più giovani”.

 

Nei Paesi emergenti, emerge quindi dallo studio, i consumatori sono molto interessati alle tecnologie mobili rispetto a quelli dei mercati maturi e tendono utilizzare a pieno tutte le funzionalità che questi device mettono a disposizione, dimostrandosi anche decisamente meglio disposti a investire nelle tecnologie preferite rispetto alla controparte occidentale. Rispetto ai consumatori dei mercati maturi, quelli dei paesi emergenti nel 2010 tenderanno infatti due volte e mezzo di più ad acquistare uno smartphone (52% vs. 20%), mentre lo scorso anno hanno avuto una propensione più che doppia ad acquistare uno smartphone (67% vs. 32%) e un computer (40% vs. 20%) e si sono connessi due volte di più ai social network (69% vs. 38%).

I social network, in particolare, ha spiegato ancora Morchio, stanno spingendo le vendite di dispositivi wireless, come gli smartphone a livello mondiale, ma nei paesi emergenti questi dispositivi – ma anche le altre tecnologie –

 

Nei Paesi emergenti, che – come ha spiegato Morchio – hanno in un certo senso potuto beneficiare “…delle tecnologie già presenti nei paesi sviluppati, andando più velocemente in quanto a loro diffusione e utilizzo”, i consumatori hanno dimostrato un desiderio maggiore non solo verso tutti i tipi di tecnologie, ma anche verso tutte le attività disponibili sui singoli dispositivi.

 

“E’ interessante notare – ha concluso Morchio –  come device per la lettura degli ebook siano molto più diffusi in Cina (tra il 17% dei partecipanti al sondaggio) che negli Stai Uniti”, dove vengono utilizzati dal 5% dei rispondenti.