Microsoft-Yahoo!: entro febbraio il parere della Commissione Ue sull’accordo per la ricerca online

di Raffaella Natale |

E sulla privacy, Microsoft fa sapere che manterrà i dati degli utenti per tempo limitato di 6 mesi.

Unione Europea


Microsoft e Yahoo!

La Commissione Europea ha fissato al 19 febbraio la deadline provvisoria per decidere se ammettere o meno l’offerta presentata da Microsoft per acquisire il controllo del motore di ricerca Yahoo!.

Le due parti si sono già presentate davanti all’organismo dell’Unione Europea per la concorrenza la scorsa settimana, e l’accordo rientra tra i progetti di fusione che la Commissione sta esaminando.

“La notifica riguarda l’acquisizione del controllo da parte di Microsoft dell’algoritmo di ricerca del motore di ricerca Yahoo! e il relativo mercato pubblicitario”, ha fatto sapere la Commissione.

 

La società informatica e la web company hanno annunciato questo accordo a luglio dello scorso anno, lanciando di fatto la sfida al leader del mercato dei motori di ricerca, Google

L’operazione dovrebbe completarsi in questi mesi di inizio d’anno e consentirà al colosso del software di Redmond di guadagnarsi l’accesso al secondo maggiore motore di ricerca su internet, oltre ad aumentare la diffusione di Bing. L’accordo è il culmine di anni di trattative, voci e speculazioni tra le due compagnie. Il gruppo di Redmond ha addirittura tentato di comprare la società di Sunnyvale nel 2008 ma l’offerta di 47,5 miliardi di dollari è stata rifiutata, mentre è naufragato, per ragioni normative, anche il tentativo della stessa Yahoo! di un accordo commerciale con Google nel campo dei motori di ricerca.

 

Secondo i termini del contratto la tecnologia Microsoft del motore di ricerca Bing verrà unita alla capacità di attrarre pubblicità da parte di Yahoo!.

Yahoo! prevede così di guadagnare circa 500 milioni di dollari l’anno in utili operativi e di risparmiare 200 milioni di spese capitali. La web company prevede anche che l’intesa garantirà benefici per 275 milioni di dollari al cash flow operativo annuale.

Riguarderà solo le ricerche sul web e le relative inserzioni pubblicitarie, mentre le due società rimarranno separate e autonome su altri prodotti, come email, messaggi e advertising.

 

A settembre, la Commissione Ue ha avviato incontri informali con Microsoft e Yahoo!.

 

Microsoft si è detta fiduciosa di riuscire a convincere le autorità che la presenza di un concorrente a Google più forte sia negli interessi del mercato.

 

Con questa intesa, ha spiegato il Chief Executive Officer di Microsoft Steve Ballmer, “creeremo più innovazione nella ricerca e più valore per gli inserzionisti, dando più scelta ai consumatori in un mercato che è attualmente dominato da un’unica compagnia. Questo accordo – ha aggiunto – ci darà più risorse per creare il futuro della ricerca”.

 

“Si apre una nuova era per lo sviluppo e l’innovazione in internet”, ha affermato il Ceo di Yahoo! Carol Bartz, in occasione della chiusura dell’accordo. Gli utenti, ha detto ancora, “potranno beneficiare dell’innovazione grazie alle risorse e alla scala che l’accordo assicura”; anche gli inserzionisti “beneficeranno della nuova scala e della maggiore facilità di utilizzo di una singola piattaforma”. Vengono insomma gettate “le fondamenta per una nuova era di innovazione e sviluppo su internet”.

 

Si apprende inoltre che Microsoft ha agito nel quadro del piano di irrigidimento delle normative di tutela della privacy dei consumatori, affermando che manterrà i dati degli utenti per un tempo limitato di sei mesi. La società cancellerà gli indirizzi del Protocollo internet relativo alle ricerche dei clienti dopo sei mesi invece di diciotto mesi.

La manovra è volta a garantire maggiore privacy agli utenti online, a seguito di intensi negoziati con le autorità di controllo della privacy.

   

 

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