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Agcom: in 3 mesi, 31 procedimenti e sanzioni per oltre 1 mln di euro. Nuovo intervento contro servizi cartomanzia illegali

Italia


31 procedimenti per violazione di norme a tutela dei consumatori notificati solo nell’ultimo trimestre. Sanzioni per un importo che supera il milione di euro erogate a 15 operatori di comunicazioni elettroniche. E ancora: procedimenti contro soggetti non autorizzati che operavano nel campo della cartomanzia. Questo il bilancio delle iniziative messe in atto tra ottobre e dicembre dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nell’ambito della sua attività istituzionale in difesa degli utenti.

Numerose le violazioni alle norme di settore: la fattispecie più ricorrente resta quella dei servizi non richiesti, che riguarda circa un terzo dei procedimenti avviati e circa la metà dell’importo complessivo delle sanzioni comminate. Ma non mancano fattispecie nuove, legate alla evoluzione dei servizi disponibili sul mercato o al continuo aggiornamento delle regole imposte a tutela dei consumatori dall’Agcom, tra le quali il rispetto delle disposizioni in materia di servizi di assistenza ai clienti.

In crescita nel corso dell’ultime semestre anche le attività ispettive poste in essere presso le sedi degli operatori sulla base di migliaia di segnalazioni degli utenti e delle associazioni di consumatori.

In quest’ambito, a seguito di un’indagine amministrativa intrapresa, anche sulla scorta di recenti articoli di stampa, in merito a numerazioni utilizzate impropriamente dai rispettivi titolari per fornire servizi di cartomanzia, l’Agcom ha nei giorni scorsi avviato nei confronti di tali operatori procedimenti sanzionatori per la violazione del “Piano di numerazione nel settore delle telecomunicazioni e disciplina attuativa” di cui alla delibera 26/08/CIR. Le sanzioni previste per le violazioni accertate, relative proprio alla fornitura di servizi di cartomanzia tramite numerazioni con prefisso 892 o 178 senza rispettare le soglie di prezzo massimo stabilite dalle delibere dell’Autorità, vanno da un minimo di euro 120.000,00 ad un massimo di 2,5 milioni di euro.

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