Digital Agenda: i Ministri Ue d’accordo sulle priorità per il 2020. OK alla proposta di destinare il dividendo digitale ai nuovi servizi wireless Ue 2020

di Alessandra Talarico |

Domani entra in vigore il Pacchetto Telecom, pubblicato oggi nella Gazzetta Ufficiale della Ue.

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I ministri delle telecomunicazioni dei 27 Stati membri della Ue si sono riuniti oggi in occasione del Consiglio delle Telecomunicazioni a Bruxelles e hanno concordato le conclusioni sulle priorità per una nuova strategia europea digitale nel 2020.

La nuova strategia ‘Ue 2020‘ dovrebbe aiutare i paesi europei a superare la crisi economica e finanziaria, accelerando il passaggio verso un’economia intelligente e ‘verde’.

 

A seguito di un’iniziativa della Presidenza svedese dell’Unione europea, il Consiglio dei ministri ha quindi adottato le conclusioni della proposta della Commissione per una ripartizione coordinata dello spettro radio in vista del passaggio alla Tv digitale, che libererà i quattro quinti delle frequenze che servivano a portare nelle nostre case le trasmissioni televisive: questo “tesoretto”, se adeguatamente sfruttato, potrebbe apportare benefici per l’economia quantificabili tra i 20 e i 50 miliardi di euro e potrebbe incoraggiare la concorrenza e gli investimenti nei servizi senza fili di nuova generazione, che consentono lo streaming video, la navigazione completa su internet e la trasmissione rapida di dati su un telefono cellulare.

 

Il Consiglio, sottolineando l’importanza di una Agenda Digitale ambiziosa per il raggiungimento di importanti obiettivi in termini di crescita economica, occupazione, inclusione sociale e sostenibilità, ha invitato gli Stati membri e l’industria a lavorare all’implementazione del Pacchetto Telecom, perseguendo l’obiettivo di una copertura broadband del 100% entro il 2013.

Il nuovo quadro normativo diventerà ufficialmente legislazione della Ue domani e dovrà essere recepito nella legislazione nazionale dei 27 Stati membri entro il giugno 2011.

 

La Commissione, nel frattempo, si è impegnata ad elaborare una proposta relativa al primo programma nell’ambito della politica dello spettro radio ed alla messa a punto di un quadro strategico finalizzato allo sviluppo di una politica coerente in materia a livello europeo. Oggi è stata pubblicata anche una decisione della Commissione con la quale si introducono alcune modifiche nello statuto del Gruppo per la politica in materia di spettro radio, in modo da consentirgli di svolgere un ruolo consultivo nell’elaborazione di progetti di programmi in materia di spettro per la Commissione.

 

Il consiglio dei ministri delle Tlc ha sottolineato “…l’importanza di un uso tempestivo del dividendo digitale per contribuire alla ripresa economica, rafforzare la concorrenza e stimolare la innovazione, sia nel broadcasting che nei servizi wireless”.

 

I ministri hanno quindi discusso le priorità della Digital Agenda, che è uno degli elementi chiave delle linee guida annunciate dal Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, nella presentazione degli obiettivi del nuovo esecutivo: “… La prossima Commissione – ha affermato – svilupperà un’agenda europea del digitale, accompagnata da un programma legislativo mirato, che avrà l’obiettivo di affrontare i principali ostacoli che si oppongono ad un effettivo mercato unico digitale, di promuovere gli investimenti nell’Internet ad alta velocità e di evitare un inaccettabile divario digitale”.

Uno dei prossimi grandi progetti europei è quello di dotare l’Europa di una nuova rete intelligente per l’elettricità e il gas che, attraverso l’utilizzo delle tecnologie ICT, consenta un’ottimizzazione nella distribuzione e una riduzione dell’impatto ambientale.

 

Secondo il Commissario Viviane Reding, perché le tecnologie ICT possano contribuire pienamente al rinnovamento dell’economia e della società e possano svolgere un ruolo di stimolo in un momento cruciale come quello che stiamo vivendo, l’Europa ha bisogno di affrontare con urgenza le seguenti cinque priorità: “…garantire a tutti i cittadini la banda larga ad alta velocità; dare al diritto d’autore e ai contenuti una chiara dimensione di mercato unico; migliorare i servizi a disposizione dei consumatori europei; distribuire le tecnologie già a portata di mano – in particolare lo sviluppo di quello che è noto come ‘european cloud’ – e assicurarsi che l’ICT dia il suo contributo al raggiungimento degli obiettivi di Copenaghen”.

 

La strategia Ue 2010, sulla base di quanto acquisito con la strategia di Lisbona ma traendone, al tempo stesso, i debiti insegnamenti, mira principalmente a consolidare la ripresa post-crisi, a cercare di scongiurare il rischio di crisi analoghe in futuro e a raggiungere tre obiettivi tematici: far sì che la conoscenza sia un fattore di ricchezza, coinvolgere i cittadini in una società partecipativa e creare un’economia competitiva, interconnessa e più verde.

Il piano è sottoposto a consultazione pubblica fino al 15 gennaio 2010.

 

Lo scorso 4 agosto, intanto la Commissione ha adottato il Digital Competitiveness Report, che ha riassunto i risultati della strategia i2010 tra il 2005 e il 2009 e ha avviato una consultazione pubblica sulle possibili priorità per una futura strategia.