Un Natale High Definition per gli americani: impennata di vendite per Dvd in Blu-Ray ma anche il cinema va alla grande

di Raffaella Natale |

Stati Uniti


Blu ray

Il Natale negli Stati Uniti si preannuncia in Alta Definizione. Secondo le previsioni, infatti, quest’anno sarà dedicato al Blu-Ray.

Le cifre sono promettenti, secondo i responsabili del settore, e la svolta è legata – come d’altronde è successo in passato per videocassette e dvd – al calo significativo del prezzo dei lettori, che si possono trovare a meno di 100 dollari in ipermercati come Wal-Mart, se si sceglie un modello di base.

Secondo gli analisti citati dal New York Times, le vendite di lettori Blu-Ray dovrebbero più che raddoppiare rispetto all’anno scorso, anche perché il tasso di penetrazione nelle case degli americani è più veloce rispetto a quanto era successo con i dvd, una decina di anni or sono.

 

Attualmente possiede un lettore Blu-Ray il 7% degli americani. Secondo Amazon, il numero uno nelle vendite online, si vendono ormai più lettori ad alta definizione che lettori normali. Molti di più, ad essere precisi: su dieci lettori venduti ben otto sono Blu-Ray. Il trend si osserva anche nelle vendite dei dischi: tra i titoli in testa alle classifiche la metà, cioé cinque su dieci, sono ad alta definizione. Un fenomeno legato anche al moltiplicarsi dei grandi schermi ad alta definizione 1080p di oltre 42 pollici , sui quali i dvd mancano decisamente di definizione. E’ vero che le differenze di prezzo si sono sensibilmente ridotte. Nel 2006 un disco blu-ray costava circa il doppio di un dvd, circa 30 dollari contro 15 dollari in media. Ora, sempre su Amazon, titoli in uscita prima di Natale come Bastardi Senza Gloria di Quentin Tarantino costa meno di 18 dollari in Blu-Ray, cioè due dollari in più rispetto alla versione in dvd.

 

L’ottimismo degli industriali del settore non viene però condiviso da tutti gli esperti, convinti che i Blu-Ray rischiano seriamente di essere danneggiati dal distribuzione attraverso i collegamenti internet a banda larga. Paradossalmente alcuni lettori offrono la possibilità di scaricare film (a definizione medio alta per il momento) da provider come Amazon Video on Demand o Netflix, rinunciando al cd. La Apple, con iTunes e l’Apple Tv, offre un servizio analogo. Secondo gli industriali del settore ci vorranno 10 anni prima di raggiungere via cavo la qualità del Blu-Ray. Alcuni vedono un calendario molto più accelerato, anche perché i formati open source, come Matroska, permettono già oggi di ottenere ottimi risultati, facendo a meno dei dischetti, se la tv è collegata a un computer.

 

Negli Usa successo anche per il cinema. Il 2009 sarà il primo anno in cui l’incasso complessivo al botteghino in Canada e negli Stati Uniti supererà il tetto dei dieci miliardi di dollari. Le stime parlano di 10,6 miliardi, circa uno in più rispetto al record di 9,68 del 2007.

 

Molti indicatori sono positivi, come non lo erano da tempo. A cominciare dal numero di biglietti venduti. Se negli ultimi anni la crescita di fatturato è sempre stata regolare (con le eccezioni del -5,3% nel 2005 e del -0,3% del 2008), spesso questo risultato veniva raggiunto attraverso l’aumento del prezzo del biglietto. Per il 2009, a leggere le statistiche pubblicate da Box Office Mojo, è stato diverso. Il prezzo medio è rimasto fermo a 7,18 dollari, ad aumentare sono stati gli spettatori: già oggi ventuno milioni in più rispetto al 2008, con ancora da spremere le due ricche settimane natalizie.

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