Key4biz

‘Tv e nuovi scenari della comunicazione’: nel libro di Calabrò rilancio della Rai e importanza della banda larga per la ripresa economica

Italia


Si è tenuta oggi, nella Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio, la presentazione del libro di Corrado Calabrò, presidente dell’Agcom, “Rete Italia. La tv e i nuovi scenari della comunicazione”. Aprirà l’iniziativa, il Presidente della Camera, Gianfranco Fini. Interverranno, oltre all’autore del libro, Franco Bassanini e Gianni Letta. L’appuntamento sarà trasmesso in diretta dalla web Tv di Montecitorio.

 

Al centro del libro, scritto in collaborazione con la giornalista del Messaggero Barbara Corrao, gli sconvolgenti scenari dell’evoluzione della comunicazione e gli “sconvolti” scenari della televisione, con l’occupazione “spontaneista” delle frequenze che si è dovuto ripianare.

Alla rapida evoluzione tecnologica e alla convergenza tra telecomunicazione e televisione cui il digitale e internet aprono la strada corrisponde, ad avviso di Calabrò, un regresso della qualità dell’informazione e dell’intrattenimento televisivi in Italia. Senza appello è la critica dei processi in tv e dei talk show dove “…la parola dello sprovveduto vale quanto quella dell’esperto“.

 

E poi la Rai imbrigliata in una situazione di “limitata agibilità“. Per il presidente dell’Autorità, occorre “…una rigenerazione che la svincoli e la rilanci”.

Come?

Un sistema di dual governance: garanzia di effettiva indipendenza e obiettività nella gestione del servizio pubblico e organizzazione imprenditoriale caratterizzata da snellezza delle decisioni“, è la proposta di Calabrò.

“…Non possiamo accettare di scivolare sempre più sul piano inclinato della banalità, della superficialità, della volgarità: nel lungo periodo è il livello cultura di un popolo che caratterizza il destino di un Paese”.

 

“L’insidia del regresso – argomenta Calabrò – è sempre in agguato nel nostro Paese: è stato così per l’energia elettrica quando con la rinuncia al nucleare l’Italia è diventato un Paese a sovranità economica limitata; rischia di accadere così nel settore delle telecomunicazioni nel quale siamo stati fino adesso all’avanguardia nel mondo”.

 

Il settore, infatti, senza una spallata, è ormai arrivato al capolinea. La richiesta dei giovani di scaricare audio e video, quella dei professionisti e delle imprese di ricevere e trasmettere dati sono in crescita esponenziale. Per Calabrò, tutto ciò esige l’alta velocità trasmissiva. E questa può essere assicurata solo dalla fibra ottica. Un investimento costoso, si dirà; ma fondamentale.

 

Investire nella nuova rete a banda larga è “fondamentale” e “può risultare determinante per la ripresa economica”.

Analisti economici e Commissione europea concordano che l’alta velocità trasmissiva può contribuire a un incremento del PIL fino al 3% e può risultare determinante per la ripresa economica (la crescita del PIL nei Paesi con maggiore diffusione della banda larga è stata doppia rispetto agli altri Paesi). Barack Obama (che pure ha le sue emergenze finanziarie da fronteggiare) l’ha indicata tra le priorità del suo programma di governo; tutti gli Stati più sviluppati hanno già destinato (o stabilito di destinare) imponenti investimenti in tale struttura: oltre gli Stati Uniti, la Cina, la Corea, il Giappone, l’Australia, la Finlandia, la Gran Bretagna , l’Olanda e altri.

 

Ma la comunicazione ha una valenza che va oltre la tecnologia: ha la stessa radice semantica di mettere in comunione. Nuove comunità sorgono con i social network: Facebook, Twitter.

Calabrò individua nella rete evoluta di nuova generazione l’innesco indispensabile per far ripartire un’economia – quella italiana – oramai strutturalmente stagnante e far protendere il Paese verso una società dell’informazione moderna, efficiente e pluralista, verso le città intelligenti del prossimo futuro.

 

Calabrò, in altra occasione, affrontando l’argomento si era appellato agli operatori affinché unissero gli sforzi per la realizzazione della rete NGN, sostenendo che la cooperazione è possibile e prevista dalle stesse normative europee.

Il presidente dell’Authority ha, poi, ricordato che nel Pacchetto telecom Ue, molte novità rafforzano interventi già messi in campo in Italia. Apprezzabile anche il risultato dei primi mesi di Open Access che evidenzia l’utilità di un modello in cui la rete, anche di un solo operatore, può servire a tutti in condizioni di equivalenza.

Exit mobile version