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Mediaset: Prisa aperta a trattare. OK di Mediobanca sul dossier, ‘Ipotesi positiva per evidenti sinergie’. Investimento da 800 mln

Spagna


Mediaset è seriamente interessata a raddoppiare la propria presenza in Spagna. Ed è pronta ad affiancare alla controllata Telecinco (50,1%), le partecipazioni in Cuatro e Digital Plus, ovvero il quarto canale tv analogico iberico e il progetto del digitale terrestre, entrambi di proprietà di Prisa.

 

Alle indiscrezioni trapelate sui giornali spagnoli, in particolare il quotidiano Abc nel fine settimana, si aggiungono i rumor raccolti ieri da MF-Milano Finanza relativi al fatto che il gruppo della famiglia Berlusconi avrebbe sondato la disponibilità di Mediobanca per approfondire i due dossier.

 

In particolare, l’uomo che potrebbe occuparsi del dossier Prisa (Cuatro e Digital Plus) dovrebbe essere Borja Prado Eulate, responsabile della sede di Madrid di Mediobanca nonché consigliere indipendente di Telecinco.

 

L’operazione, così come è stata descritta dai giornali spagnoli, prevederebbe l’acquisizione da parte di Telecinco dell’80% del canale analogico Cuatro (il restante 20% resterebbe a Prisa) e del 20% di Digital Plus, già partecipato al 21% dal colosso spagnolo delle tlc Telefonica. L’azienda guidata dal consigliere delegato Paolo Vasile dovrebbe mettere sul piatto 800-850 milioni euro: 400-450 milioni per il canale analogico e altri 400 milioni per la quota nel progetto digitale. 

 

“Alla luce dei recenti cambiamenti nel settore, Prisa è aperta ad analizzare tutte le offerte nel settore audiovisivo”, ha riferito stamani un portavoce di Prisa.

La società non ha invece commentato le indiscrezioni stampa sulla cessione dei propri asset a Telecinco.

Non è stato possibile finora avere un commento da Mediaset. Nel weekend, secondo la stampa, fonti vicine all’azienda avevano riferito di colloqui in corso ma non trattative con Prisa.

 

Qualche tempo fa, sempre secondo alcuni rumor, le trattative già avviate da Mediaset s’erano interrotte anche a causa del rifiuto di Prisa a cedere all’azienda italiana la gestione della pubblicità e dei contenuti. Dall’amministratore delegato di Prisa, Juan Cebrian, era arrivata la conferma di contatti solo informali sulla vicenda, mentre anche il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri aveva fatto un’apertura generica sulla trattativa (“Vedremo, si parla con tutti”).

 

Mediobanca però ha preso sul serio l’indiscrezione e in uno studio emesso ieri ha dichiarato: “Dato che le voci di un’operazione in Spagna si stanno facendo più rilevanti, pensiamo che un accordo di M&A non possa essere escluso“.

Mediobanca è “estremamente positiva” sull’ipotesi di acquisizione di Cuatro per le “evidenti sinergie sui costi” e per i maggiori benefici che verrebbero dalla legge voluta dal governo Zapatero che bandisce la pubblicità dai canali pubblici.

“L’acquisto di una quota del 20% ci sembra meno attraente anche se – ha sottolineato la nota – potrebbe avvenire a multipli convenienti“.

Mediobanca, che su Mediaset ha confermato il giudizio outperform con prezzo obiettivo a 6,3 euro, calcola un fair value per Cuatro di 400-450 milioni di euro e valuta Digital Plus (di cui Telefonica ha recentemente acquistato il 21%) intorno a 2,3 miliardi. Lo studio stima quindi un eventuale investimento complessivo per il gruppo italiano intorno agli 800 milioni.

 

“Questa cifra potrebbe essere facilmente sostenuta – ha spiegato ancora nella sua nota Mediobanca ricordando recenti dichiarazioni del cfo di Mediaset Marco Giordani – senza necessità di eventuali aumenti di capitale“. Non c’è dubbio che l’acuirsi della crisi economica in Spagna e quindi la frenata della raccolta pubblicitaria televisiva hanno aperto la breccia ai media italiani.

 

Oltre a Mediaset il gruppo De Agostini, che potrebbe comprare quote nella tv spagnola Sexta che fa capo al miliardario messicano Carlos Slim. De Agostini è già presente in Spagna: grazie alla joint-venture con l’editore Planeta è azionista dell’emittente Antena 3, a cui fa capo anche la radio nazionale Onda Cero Radio.

 

Gli osservatori speculano da tempo sull’intenzione di Prisa, il cui indebitamento ammonta a circa 5 miliardi di euro, di vendere Digital Plus e Cuatro.

Operazione che gli consentirebbe di vendere asset non core per migliorare la sua situazione finanziaria in un momento in cui il settore dei media sta affrontando sfide senza precedenti.

Prisa, oltre a essere l’editore del primo quotidiano spagnolo El Pais, ha un impero che dalla Spagna si estende al Portogallo, all’America Latina, agli Stati Uniti. La società detiene anche una partecipazione del 15% nel giornale francese Le Monde.

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