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Accordo tra MSE e università: al via a Roma la Scuola di Dottorato su sviluppo comunicazioni e innovazione tecnologica

Italia


Il viceministro alle Comunicazioni, Paolo Romani, ha stretto un accordo strategico con il rettore dell’università di Roma La Sapienza, Luigi Frati, per dare il via alla Scuola di Dottorato di Ricerca sullo Sviluppo delle Comunicazioni e dell’Innovazione Tecnologica.

Iniziativa fortemente voluta da Roberto Sambuco, Capo Dipartimento per le Comunicazioni. La Scuola si insedierà presso l’Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione, diretto da Rita Forsi, e con il supporto della Fondazione Ugo Bordoni.

“‘La rivoluzione tecnologica che stiamo affrontando ci porta a una riflessione sul ruolo e le competenze della nuova classe dirigente nel settore Ict'”, ha dichiarato Paolo Romani, aggiungendo che “La digitalizzazione del settore televisivo, lo sviluppo e la diffusione delle reti a banda larga rappresentano per l’utente un’esplosione di offerta di nuovi servizi e per gli operatori del settore l’esigenza di rinnovare conoscenze e competenze e a dotarsi degli strumenti necessari a sfruttare e sviluppare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Una tale evoluzione porta alla necessità di affrontare il campo dell’Ict non solo da un punto di vista tecnico-ingegneristico. Le infrastrutture digitali, le nuove autostrade del sapere, dell’economia della comunicazione, devono essere studiate, disegnate e sviluppate tenendo in considerazione una molteplicità di aspetti.”.

“L’obiettivo della Scuola – ha ricordato Roberto Sambuco – è quello di indagare sullo scenario delle Comunicazioni dei prossimi 10 anni”.

In pratica ”un punto di sintesi e di partenza per una nuova classe dirigente delle comunicazioni più creativa e più persuasiva, in grado di presiedere le nuove competenze che stanno nascendo con lo sviluppo delle comunicazioni elettroniche“.

Il Rettore Luigi Frati ha collocato la Scuola tra le proposte più avanzate a cui La Sapienza sta lavorando nel quadro di una sempre maggiore internazionalizzazione della formazione, per mirare a un’università che “si apra alla società civile e si proietti al di fuori delle sue mura: questa scuola ha l’ambizione di mettere insieme competenze ed attività diverse per allargare gli orizzonti e, in una parola, riconsegnare l’università agli studenti”.

Enrico Manca ha rammentato come due premi Nobel Italiani hanno mosso i propri passi iniziali presso la Fondazione Bordoni.

Questa Scuola punta a formare la futura classe dirigente nel campo delle tecnologie dell’informazione e comunicazione. Professionalità articolate, in grado di gestire il settore dal punto di vista economico, sociale, comunicativo, giuridico e tecnico-ingegneristico.

Sono stati 20 i laureati scelti dopo una dura selezione per avviare la Scuola di Dottorato, provenienti dagli ambiti di ricerca in:

Scienze della Comunicazione;

Ingegneria dell’informazione e della comunicazione;

Ingegneria Informatica;

Economia e Finanza nel Governo dell’Impresa;

Scienze Chimiche;

Tecnologie Avanzate in Chirurgia;

Diritto dei contratti ed economia d’impresa;

Scienze Merceologiche.

Il Comitato di Gestione della Scuola è formato da Giuseppina Capaldo (Sapienza), Mauro Fazio, Rita Forsi, Aldo Laganà (Sapienza), Rossella Lehnus, Alberto Marinelli (Sapienza), Claudia Passaro.

In definitiva, come sottolineano gli organizzatori, “un percorso di studi di altissimo livello e interdisciplinare per promuovere ricerche applicate e integrate in un settore, quello delle comunicazioni, dove le innovazioni tecnologica, di prodotto, di gestione si confrontano su piattaforme competitive globali”.

L’interdisciplinarietà della Scuola permetterà di fare “sistema” su un settore così complesso e articolato come quello delle comunicazioni elettroniche e della società dell’Informazione.

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