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Digital Key: Sky chiede all’Antitrust l’immediata archiviazione della denuncia di Mediaset

Italia


Sky ha annunciato la presentazione all’Antitrust di una richiesta di immediata archiviazione della denuncia presentata da Mediaset in relazione alla Digital Key. L’esposto presentato da Mediaset – si legge in una nota – è infatti “pretestuoso sotto il profilo del diritto della concorrenza”.

 

Nello specifico, infatti, gli impegni sottoscritti dinanzi alla Commissione Europea vietano a Sky fino al 31 dicembre 2011 due sole attività su piattaforma digitale terrestre: quella di operatore di rete e quella di fornitore di servizi di TV a pagamento.

Nessuna delle due attività è riferibile al lancio della Digital Key che dunque non viola in alcun modo gli impegni sottoscritti da News Corporation. In secondo luogo – prosegue la nota – i dirigenti di Mediaset e della Rai hanno dichiarato ormai centinaia di volte di “essere in concorrenza con Sky”, affermando dunque che esiste un unico mercato della televisione, nel quale competono Rai, Sky e la stessa Mediaset.

 

Questa affermazione contraddice in maniera evidente qualsiasi definizione di Sky come “dominante” o addirittura “monopolista” che, in una realtà dove vi sono operatori di queste dimensioni, è una contraddizione evidente.

 

La fruibilità semplice ed efficace per milioni di italiani di ulteriori canali gratuiti tramite la digital key di Sky determina evidentemente un aumento e non già una riduzione della concorrenza. Il lancio della Digital Key rappresenta una risposta di mercato in un contesto competitivo che offre ai telespettatori un’ulteriore possibilità di fruizione dei canali in chiaro del DTT, con caratteristiche innovative ed economicamente convenienti.

 

Da Sky arriva inoltre una risposta difensiva alle pratiche messe in atto da Rai e Mediaset che, riferisce la nota, nello stesso periodo hanno cominciato ad oscurare su Sky – e su ogni decoder satellitare diverso da quello commercializzato da Tivù Sat – parte della loro programmazione in chiaro, con oscuramenti più volte non giustificabili sulla base della disponibilità dei diritti. In conclusione, la condotta di Sky non crea al consumatore alcun disincentivo, né economico né pratico, rispetto alla scelta di aderire all’offerta a pagamento di Mediaset. Ed al contrario, la Digital Key avvicina i consumatori alla fruizione del digitale terrestre e facilita la penetrazione dell’offerta in chiaro anche di Rai e Mediaset, aumentandone potenzialmente la redditività.

 

La Digital Key , collegata al decoder della Pay TV, permetterà a tutti gli abbonati all’alta definizione – 1 milione, secondo la piattaforma satellitare, circa 450 mila secondo le stime Rai – di accedere a tutta l’offerta gratuita in chiaro del digitale terrestre integrata nell’Epg (la guida elettronica ai programmi) della tv satellitare.

Mediaset ha fatto ricorso all’Antitrust, spiegando che si è trattato di un atto “doveroso” contro un’iniziativa “anticoncorrenziale“.

 

Il viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani è del parere che la chiavetta è una scelta commerciale che riguarda pochissime persone” e in ogni caso “non risolve il problema del decoder unico“.

“La chiavetta per il digitale terrestre, che costa pochissimo 15 euro, si inserisce in un decoder per l’alta definizione, che costa dai 150 euro in su. Riguarda dunque pochissime persone”.

“Ma il problema vero – ha aggiunto Romani – è che alla fine del 2012, quando sarà completato il processo di digitalizzazione del paese, ci dovrà essere un decoder unico. Ma per raggiungere questo obiettivo è necessario che ognuno rinunci al proprio protocollo. Sky finora lo ha tenuto gelosamente segreto e ha conservato il controllo della propria piattaforma”.

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