Open Acces: positivo il parere Ue sugli impegni di Telecom Italia. Calabrò, ‘Il nostro un modello innovativo che potrà essere esempio’

di Alessandra Talarico |

Italia


José Manuel Barroso, Viviane Reding, Franco Bernabè

È positivo il parere della Commissione europea sugli obblighi regolamentari che Agcom intende imporre a Telecom Italia sul mercato dell’accesso ai servizi di telefonia per clienti al dettaglio e sui mercati per l’accesso a banda larga all’ingrosso, di cui gli operatori alternativi necessitano per fornire i propri servizi internet.

 

Gli impegni offerti da Telecom Italia nell’ambito di Open Access e sottoscritti dall’Agcom introducono cambiamenti significativi nell’organizzazione interna del gruppo tlc italiano e mirano a garantire “maggiore trasparenza e non-discriminazione” sui mercati interessati. Essi, esercitando un impatto sulla concorrenza, sono soggetti a consultazioni nazionali e comunitarie.

 

La Commissione si era già espressa favorevolmente circa la validità del cammino intrapreso dall’Agcom e dall’operatore storico italiano per garantire una maggiore concorrenza e ha più volte confermato di approvare la definizione e l’analisi dell’Autorità sulla posizione dominante sul mercato italiano dell’operatore storico per quanto attiene all’accesso degli utenti ai servizi di telefonia e al mercato di accesso a banda larga all’ingrosso.

 

“È positivo che gli impegni di Telecom Italia siano stati notificati nel quadro dei rimedi che saranno imposti all’operatore storico. Ciò ha contribuito alla trasparenza e alla certezza del diritto in linea con l’obiettivo di assicurare un’applicazione armonizzata del quadro normativo per le telecomunicazioni in tutta l’Ue”, ha affermato il commissario Ue alla concorrenza Neelie Kroes, sottolineando altresì l’importanza di vigilare con attenzione sull’osservanza degli impegni e di sfruttare l’Organo di vigilanza e l’Office of the Telecommunication Adjudicator per risolvere prontamente eventuali controversie.

 

Per il presidente Agcom Corrado Calabrò, “…i rilievi della Commissione sono favorevoli al provvedimento dell’Autorità, che può così procedere alla definizione delle regole nei mercati wholesale e retail menzionati”.

Allo stesso tempo, rileva ancora l’Autorità, “…la Commissione ha preso atto della notifica, da parte di Agcom, degli impegni di Telecom Italia e ha invitato al monitoraggio dell’effettiva implementazione al fine di favorire la concorrenza’.

 

Ad aprile, il Commissario ai media e alla società dell’informazione Viviane Reding ha sottolineato che Open Access – se realizzato in maniera trasparente e pro-concorrenziale – potrà essere un modello per tutti gli altri paesi della Ue.

Dalla Ue, quindi, una nuova conferma per l’operato dell’Agcom, invitato anche a predisporre, nell’ambito del trattamento regolamentare delle reti NGA, l’imposizione di “un prezzo di accesso fisso per l ‘accesso all’infrastruttura passiva e alla fibra inattiva calcolato sulla base dei costi”, a monitorare “la necessità di una disaggregazione dell’accesso alla fibra” e a sviluppare i rimedi “specificando nel dettaglio il processo di migrazione dalla rete in rame alla rete in fibra”.

Calabrò ha quindi sottolineato di essere d’accordo con la Commissione sull’importanza dell’azione dell’Agcom e del monitoraggio degli impegni, “cosa che, fra l’altro, come sa bene la Commissione, sta avvenendo” e si è mostrato sollevato per l’esito positivo della discussione con Bruxelles sugli impegni di Telecom Italia, definita una “diatriba burocratica” innescata principalmente dal fatto che quello ideato dall’Agcom è un “modello innovativo che richiede tempo per essere capito e assimilato”.

Le norme italiane sull’accesso alla rete, ha aggiunto Calabrò, “sono considerate un possibile modello perché considerano anche le reti di nuova generazione e sono state fatte con l’assunzione di impegni che ora divengono regole” e queste regole “permetteranno all’Italia di non perdere il passo con i paesi più progrediti”. 

“Da parte nostra applicheremo le regole con rigore”,  ha concluso, sottolineando che l’Autorità proseguirà “con convinzione nel cammino che vede l’Italia all’avanguardia in Europa”.