Applicazioni mobili: mercato in forte crescita, ma per gli operatori mobili competere sarà difficile. Analisi Wireless Expertise

di Alessandra Talarico |

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Il numero di smartphone venduti ogni anno passerà da 165 milioni di quest’anno a 423 milioni nel 2013, quando il numero totale di cellulari ‘intelligenti’ in circolazione supererà il miliardo e mezzo.

Questi i dati che emergono dal rapporto “The future of mobile application storefronts” realizzato da Wireless Expertise, secondo cui la penetrazione degli smartphone nel 2013 sarà pari al 28-30% del mercato.

 

La crescita, secondo la società di ricerca, sarà trainata dal crescente numero di modelli di fascia medio-bassa dal prezzo più abbordabile che saranno lanciati sul mercato sia dai vendor tradizionali che dai new entrant.

 

L’impennata nelle vendite di smartphone avrà un impatto positivo anche sulla vendita di applicazioni, con gli operatori e i vendor tutti concentrati in questo nascente mercato. Secondo Wireless Expertise, alla fine di quest’anno, il mercato delle applicazioni mobili arriverà a valere 4,66 miliardi di dollari, che diverranno 16,60 miliardi nel 2013.

 

Nel mondo, circolano 4 cellulari per ogni Pc: le applicazioni per la personalizzazione rappresentano dunque un’importante opportunità per l’industria mobile, rappresentando un canale di contatto diretto con i consumatori ineguagliabile.

 

Le applicazioni mobili, portate alla ribalta da Apple col suo App Store, hanno contribuito alla ripresa della domanda di contenuti mobili: un mercato mai decollato a causa delle scelte discutibili di operatori e vendor, troppo concentrati a difendere i loro interessi economici per puntare su un modello di condivisione dei profitti come ha fatto Apple.

 

Secondo il rapporto, infatti, Apple non solo ha rinvigorito quello che era subito diventato un mercato stagnante, ma col suo App Store ha aperto la strada al lancio di applicazioni innovative realizzate non solo da sviluppatori ed editori professionisti, ma anche da principianti con tanta voglia di emergere.

 

Come conferma anche la discesa in campo di Vodafone, ufficializzata ieri, nei prossimi 18-24 mesi lo scenario competitivo si farà sempre più interessante e Apple si troverà a competere con sempre più attori: operatori mobili, provider indipendenti, vendor di applicazioni.

 

In particolare, Apple si dovrà guardare da Nokia che ha dalla sua il vantaggio di poter fornire la sua piattaforma Ovi su una vasta gamma di apparecchi.

Il rapporto suggerisce infine che i diversi e concorrenziali sistemi operativi mobili – Symbian, Google Android, Microsoft Windows e Research in Motion – contribuiranno alla crescita del mercato, così come si affermeranno anche piccoli store di applicazionin indipendenti, focalizzati sui giochi o sui servizi di localizzazione.

 

Per questo Wireless Expertise suggerisce agli operatori mobili una doppia strategia, basata sull’utilizzo congiunto dei tanto in voga negozi virtuali di applicazioni e degli store di widget, per fornire il maggiore potenziale alle offerte rivolte al mercato di massa.

Gli operatori potranno così risolvere la questione della frammentazione, aiutando a creare un ambiente multicanale per servizi e contenuti, con meccanismi di fatturazione e pagamento integrati.

 

Gli operatori, avverte tuttavia la società, dovranno essere coinvolti nella distribuzione e nel pagamento dei servizi se vorranno competere in questo mercato.

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