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Internet mobile: Vodafone lancia ‘360’, suite di servizi con focus su social network e applicazioni

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Sulla scia del successo riscosso in tutto il mondo dai social network, Vodafone, primo operatore mobile ad entrare in un mondo fino ad oggi riservato ai produttori di telefoni o ai colossi del web, lancia oggi una nuova strategia internet, focalizzata su due pilastri: una piattaforma aperta di servizi disponibili per milioni di clienti e un sistema aperto per sviluppare applicazioni, Joint Innovation Lab, creato con Verizon, China Mobile e Softbank.

 

La nuova suite di servizi – battezzata  Vodafone 360 – punta innanzitutto alla semplificazione dell’uso dei social media dal cellulare:  la rubrica integrata riunisce infatti tutte le informazioni relative ad una persona: telefono, indirizzo, Social Network preferiti (Facebook, Windows Live Messenger, Google Talk e Twitter), eMail ed Instant Messenger. Con un unico contatto che si aggiorna automaticamente, si potrà dunque comunicare con tutti i propri amici scegliendo la modalità preferita: SMS, Mail, Chat o con una chiamata.

Il servizio sincronizza inoltre in modo automatico il cellulare con il PC o il Mac, consentendo di tenere sempre aggiornati i contatti, le eMail, i messaggi e le immagini sia a casa, sia in mobilità.

 

Con Vodafone 360, ha affermato l’Ad di Vodafone Italia, Paolo Bertoluzzo, “Puntiamo ad aprire un mondo: la strategia di Vodafone è creare sul mercato un sistema aperto per i servizi di domani, disponibili per milioni e milioni di clienti sulla più ampia gamma di telefoni. Come diversi anni fa si fece con gli sms, oggi standard di comunicazione mondiale. Abbiamo presentato oggi una serie di servizi internet che evolveranno nel tempo”.

 

La nuova suite, accessibile da cellulare, Pc o Mac, sarà lanciata a Natale, accompagnata da due dispositivi touchscreen realizzati appositamente da Samsung – basati sul sistema operativo open source Linux Mobile – e da 4 Nokia con sistema operativo Symbian, mentre più di 100 modelli già sul mercato saranno in grado di beneficiare di tutti i nuovi servizi col semplice download dell’applicazione.

 

Mentre molte applicazioni offerte da altri player sono sviluppate per funzionare solo su alcuni sistemi operativi, Vodafone ha annunciato a maggio il progetto JIL (Joint Innovation Lab, lanciato in collaborazione con China Mobile, Verizon e Softbank) e il lancio di Vodafone Open Platform, una piattaforma aperta che dà accesso alle funzionalità di rete, come il sistema di pagamento e la localizzazione.

I servizi Vodafone 360 – ha spiegato la società – “sono una tappa importante del percorso iniziato nei mesi scorsi con il progetto JIL. Grazie a questo sistema, gli sviluppatori di servizi ed applicazioni potranno distribuirle attraverso un unico Application Shop e su una vasta gamma di telefonini.”

 

Nell’era di internet mobile, il passo verso il one-stop-shop sembra ormai inevitabile non tanto per un fatto di guadagni, quanto per catalizzare l’attenzione della crescente comunità di sviluppatori e per ‘fidelizzare’ gli utenti.

 

Il successo dei programmini per personalizzare gli smartphone – dai giochi alle mappe fino alle applicazioni per essere sempre informati sul meteo o sull’andamento di borsa – è stato, un po’ come gli sms per i cellulari di prima generazione, una vera e propria sorpresa. Ma l’ingresso di player provenienti da mercati diversi ha lasciato, in effetti, gli operatori a gestire enormi quantità di traffico sulle proprie reti, senza però poter trarre un adeguato ritorno economico dai servizi extra trasmessi intorno a loro.

 

 

Con la sua piattaforma aperta, e uno shop con già oltre 1000 applicazioni disponibili, Vodafone è dunque il primo operatore mobile ad entrare nell’arena dei ‘negozi virtuali‘, un mercato che secondo Strategy Analytics varrà, alla fine di quest’anno, 62 miliardi di dollari.

La corsa al primato è scattata con l’ingresso nel mercato di Apple con il suo iPhone: il gruppo è stato il primo, con l’App Store, a intuire l’importanza di questo segmento e di un modello basato sulla condivisione dei profitti con gli sviluppatori.

 

Il gruppo britannico è comunque in ottima compagnia, visto che nel mercato hanno fatto il loro ingresso di recente anche LG, Research in Motion, produttrice del celebre BlackBerry, Nokia col suo portale Ovi e Microsoft col Windows Marketplace for Mobile.

 

Entro il Natale del 2009 il servizio sarà lanciato in Italia, Germania, Grecia, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo Spagna, Gran Bretagna, per poi essere esteso, nel corso del 2010, anche ad altri Paesi tra cui Francia, Turchia, Romania, Russia, India, Nuova Zelanda, Sud Africa e Australia.

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