Pirateria: la Francia approva l’Hadopi 2. L’opposizione minaccia ricorso al Consiglio costituzionale

di Raffaella Natale |

Francia


Downloading illegale

L’Assemblea nazionale ha adottato nel pomeriggio di ieri la legge Hadopi 2 che introduce le sanzioni per i recidivi di downloading illegale, dopo un dibattito che ha infiammato i ‘geeks’ – appassionati delle nuove tecnologie – così come gli utente medi.

 

Dopo il voto non entrerà immediatamente in vigore la misura che prevede la sospensione della connessione internet per chi pratica la pirateria.

L’iter prevede, infatti, altre due tappe in Parlamento: passaggio in Commissione mista paritaria (7 deputati e 7 senatori) e voto definitivo. Mentre i deputati dell’opposizione, i socialisti in particolare, hanno già annunciato un altro ricorso davanti al Consiglio costituzionale.

 

Il Ministro della Cultura, Frédéric Mitterrand, e la sua maggioranza vantano il merito d’aver introdotto delle disposizioni che prevedono una ‘risposta graduale’ contro chi scarica in spregio al diritto d’autore che arriva fino al blocco della linea internet.

 

L’opposizione è convinta a portare avanti la propria battaglia contro una legge che reputa “repressiva e inefficace”.

Con il sostegno degli artisti, la maggioranza dell’UMP dovrà votare questo testo, caldeggiato dal presidente Nicolas Sarkozy, anche se alcuni si asterranno all’appello.

 

Riprende quindi la battaglia parlamentare che prosegue ormai da sei mesi. La discussione generale sul testo, che completerà la legge Hadopi 1 nella parte censurata dal Consiglio costituzionale, ha avuto luogo nella sessione straordinaria di luglio.

La legge Hadopi 1 ha istituito l’Alta autorità per la diffusione delle opere e la protezione dei diritti su internet (Haute autorité pour la diffusion des oeuvres et la protection des droits sur l’internet), l’Hadopi appunto, incaricata di inviare gli avvertimenti agli utenti sospettati di praticare la pirateria.

Il testo Hadopi 2 prevede che sia il giudice a decidere di sospendere l’abbonamento a internet in caso di pirateria.

 

Per l’industria discografica il continuo slittamento dell’approvazione del testo di legge peserà sulle vendite della musica per il 2009.

“Questo ritardo farà ancora una volta il gioco dei pirati”, ha ribadito il presidente dello Snep (Syndicat national de l’édition phonographique).

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