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Digitale terrestre: nessun problema tecnico per lo switch-off in Valle d’Aosta. Tra oggi e domani verrà spenta la maggioranza degli impianti

Italia


Non si è verificato alcun problema tecnico, nella giornata di ieri, durante il primo dei cinque step che, lunedì 22 settembre, porteranno al completo spegnimento del segnale analogico in Valle d’Aosta, per passare al digitale terrestre.

Da tempo l’Amministrazione regionale ha avviato una massiccia campagna informativa che ha portato, ancora in questi giorni, i valdostani ad affollare i punti vendita di elettronica per acquistare decoder e nuovi televisori, dotati di decoder intergrato.

 

“Abbiamo appena superato un altro fine settimana in cui abbiamo praticamente venduto tutto – ha dichiarato Alex Pradelli, direttore dell’Unieuro di Saint-Christophe, alle porte di Aosta – l’utenza media si è divisa tra il decoder senza scheda, il cosiddetto zapper, attraverso il quale è possibile vedere solo i canali in chiaro, oppure su televisori di piccola e media grandezza. In ogni caso nessuno pensava che si procedesse veramente allo switch-off, ma che questa data, come era già successo, venisse ancora rimandata”.

 

I primi impianti analogici a cessare la loro funzione sono stati quelli nella zona dell’alta Valle d’Aosta, che coprivano località come Courmayeur, Pre’-Saint-Didier e La Thuile: sono stati spenti alle 10 del mattino e subito sono stati accesi i corrispettivi digitali per quanto riguarda l’offerta Rai e Mediaset, mentre è possibile che le piccole emittenti locali, procedano all’accensione nei prossimi giorni.

 

La Rai, sui cinque mux accesi, offre quindici canali, due canali test per l’alta definizione, le tre radio e la filodiffusione, oltre alla sperimentazione della Tv mobile. Mediaset, nei suoi quattro mux, oltre all’offerta a pagamento, propone i canali “+1″ delle sue tre reti principali (quelli spostati indietro di un’ora), l’alta definizione di Canale 5 e Italia 1 e quattro nuovi canali free.

 

“In questa fase la televisione digitale terrestre a pagamento – ha aggiunto Pradelli – nonostante le promozioni, non sta attecchendo in Valle d’Aosta, si preferisce il satellite perché si ha certezza della copertura e perché Mediaset ha recentemente rimodulato la propria offerta economica, perdendo quote di mercato”.

 

Il punto della situazione è stata fatto ieri pomeriggio ad Aosta, nella sede dell’Inva, dove è stata insediata una task-force coordinata dal funzionario Eva Spina del dipartimento comunicazione del Ministero dello Sviluppo Economico.

La Spina ha commentato che “la transizione in questa prima giornata ha interessato 49 impianti e sono stati riaccesi quelli necessari a servire i circa 8.500 utenti residenti in alta Valle, nei comuni di Courmayeur, La Thuile, Pre’-Saint-Didier e, parzialmente, Morgex e La Salle”.

 

Il passaggio al digitale terrestre, già completato in Sardegna, dopo la Valle d’Aosta, che farà lo switch-off il 24 settembre, procederà analogamente nelle province piemontesi di Torino e Cuneo.

 

Fino a oggi, ha informato Eva Spina, “…non si sono verificati particolari problemi tecnici e al nostro call center sono arrivate, fino al pomeriggio, solo quattrocento chiamate di persone che chiedevano informazioni su come sintonizzare il decoder ma nessuno ha segnato problemi di mancata ricezione. Abbiamo anche verificato l’accensione dei canali in lingua francese: France 2 e Tsr si vedono correttamente anche sul digitale terrestre”.

 

Nelle giornate di oggi e domani verrà spenta la maggioranza di impianti, i 197 che coprono la parte centrale della Valle d’Aosta dove risiedono più del 60% degli utenti.

“I valdostani sono già preparati – ha detto ancora la Spina – dopotutto nel 2007 hanno già vissuto lo spegnimento di RaiDue e Retequattro e hanno già preso confidenza con questa nuova tecnologia”.

 

Il funzionario del Ministero ha infine ricordato che il governo ha istituito dei contributi per l’acquisto di decoder satellitari che consentono di mettere in chiaro i programmi trasmessi sul digitale terrestre da Rai, Mediaset e La7 “per favorire gli utenti che risiedono in zone non coperte”.

 

Secondo quanto riferito da Enrica Zublena, dirigente del dipartimento regionale e coordinatrice della task-force per la Regione, sono stati attivati meno di 250 interventi tecnici, nessuno dei quali di rilevante entità.

 

Il call center (800.022.000) è attivo tutti i giorni, fino al 12 ottobre, dalle 7.30 alle 21 (poi fino a fine anno nei giorni feriali dalle 7.30 alle 17.30).

 

L’analogico comincerà a spegnersi in Trentino il prossimo 15 ottobre. Saranno le valli Giudicarie ad aprire il processo di transizione dal sistema televisivo analogico a quello digitale che si concluderà due settimane più tardi, il giorno 27 ottobre, con la città di Trento, la valle dell’Adige, le valli dei Laghi, Cembra, Fiemme, Alta Valsugana e valle di Non. Complessivamente sono 9 le aree che una dopo l’altra vedranno spegnersi la televisione analogica e contemporaneamente accendersi la televisione digitale. Sono una quarantina le televisioni interessate dallo switch-off.

Rai e Mediaset hanno confermato l’attuale copertura del territorio trentino (che si aggira attorno al 99%), mentre le altre televisioni distribuiranno sul territorio il nuovo segnale in modo graduale.

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