Biblioteca digitale: Google disponibile a condividere i libri digitali con i suoi oppositori

di Raffaella Natale |

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Google Book

Non si chiuderà così facilmente l’operazione per Google Book Search. Ne è consapevole la società americana che, per convincere i suoi oppositori e riuscire a portare a compimento la vasta opera per la realizzazione della biblioteca digitale, ha dichiarato che è disposta a concedere ai rivali l’accesso al suo vasto archivio di libri fuori catalogo disponibili online.

Questo anche se il tribunale deciderà di approvare un patteggiamento da 125 milioni di dollari che darà a Google i diritti esclusivi su milioni di libri a cui un gruppo di società – tra cui Amazon, Microsoft e Yahoo! – si è fermamente opposto.

Google ha detto che darà ad Amazon.com e ad altre società il diritto di vendere i libri che Google possiede nel suo archivio.

Quelle società potranno anche mantenere la maggior parte dei ricavi derivanti dalla vendite.  

 

Ieri, in una testimonianza preparata per un’udienza in congresso, il direttore dell’ufficio legale della società di Mountain View ha dichiarato che trovare l’accordo favorirà l’ingresso di altri player sul mercato dell’eBook.

David Drummond, rivolgendosi agli oppositori del progetto, ha spiegato che Google “si attiene completamente alla legge sul diritto d’autore” e che l’accesso a titoli online potrebbe rivoluzionare la ricerca nelle scuole che non dispongono di grandi biblioteche.

 

Drummond sostiene che la digitalizzazione di “opere orfane” (libri i cui autori sono ignoti o introvabili) renderebbe più facile per le altre compagnie fare altrettanto.

Crediamo che chiunque voglia riutilizzare libri abbandonati dovrebbe poterlo fare in un modo giusto e legale. Dal nostro punto di vista, l’accordo potrebbe contribuire a ciò“, ha detto.

 

Intanto il ministero francese della Cultura e della Comunicazione “vuole che sia rispettato il diritto d’autore nel quadro del contenzioso tra Google Book Search e gli editori e gli autori americani”.

Al di là dei singoli casi – prosegue il comunicato – la questione pone un problema di principio al quale la Francia ha già mostrato di essere particolarmente attentata: quello del rispetto del diritto d’autore, che garantisce la remunerazione dei creatori e consente la diversità culturale.

La Francia, presentando obiezione al tribunale di New York che dovrà valutare l’accordo transattivo tra Google e gli editori e gli autori americani, aveva rilevato che “il progetto di transazione non è conforme né al diritto di proprietà intellettuale né al diritto alla libera concorrenza”

 

Del tema si è occupata anche l’Unione Europea aprendo di fatto un negoziato con Google. La Commissione Ue , si legge in una nota, vuole individuare una “soluzione europea” della questione “nell’interesse dei consumatori” e nel rispetto delle norme sul copyright. Trovando formule che consentano di procedere alla digitalizzazione del patrimonio letterario europeo attraverso quelle sinergie tra pubblico e privato ‘necessarie per portare avanti questo sforzo erculeo’.

Nel 2005 l ‘associazione degli autori, Authors Guild, ha fatto causa a Google, accusandolo di violazione del diritto d’autore per il suo progetto di digitalizzazione.

La proposta di un accordo per risolvere la questione verrà discussa il 7 ottobre presso una corte federale di Manhattan.

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