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NGN: presentato il progetto ‘Roma Città Digitale’. La capitale batterà Milano nella corsa a prima città ‘ultrabroadband’?

Italia


Quale sarà, tra Milano e Roma, la prima ‘città digitale d’Italia’? La corsa è scattata ufficialmente questa mattina, con la presentazione in Campidoglio del progetto sulla banda larga che ha come obiettivo la cablatura in fibra ottica di tutti i palazzi e gli uffici della capitale entro il 2014.

 

Il progetto da 600 milioni di euro – interamente a carico del settore privato – rientra nel programma ‘Roma citta’ digitale’, lanciato dalla Uir (l’Unione degli Industriali e delle imprese di Roma) col forte sostegno del presidente Aurelio Regina ed è stato presentato questa mattina alla presenza del sindaco Gianni Alemanno.

 

Grazie a questo progetto, entro 5 anni la capitale ambisce a diventare la prima città europea ad essere interamente cablata con fibre ottiche di nuova generazione, e – ha promesso il primo cittadino – metterà a disposizione dei cittadini “potenzialità di trasmissioni enormi”, grazie anche al protocollo di intesa firmato all’inizio di luglio col ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione Renato Brunetta, che ha avviato la collaborazione operativa per l’implementazione del Piano eGov del Comune di Roma, inquadrando lo sviluppo dei servizi informatici e di rete per i cittadini della Capitale all’interno degli Obiettivi strategici del Piano per il 2012.

 

Il progetto Roma Città Digitale prevede la realizzazione di una rete ‘ultra-broadband’ a 100 Mbit/s per un milione di cittadini (per un investimento previsto nell’ordine dei 470 milioni), l’ADSL a 7 Mbit/s in tutte le aree del Comune e l’ampliamento dei servizi Broadband Mobile a 14,4 Mbit/s e 28 Mbit/s.

 

Oltre a offrire ad aziende e cittadini la fruizione di un indotto di servizi telematici ad alto valore tecnologico e amministrativo, il progetto, ha assicurato il sindaco, sarà utile a innalzare il livello di sicurezza in città – con una serie di iniziative volte al controllo del territorio – e a migliorare la qualità della vita dei cittadini, grazie allo sviluppo di innovativi servizi di eGov, teleassistenza e telemedicina.

 

L’amministrazione comunale, che non parteciperà in alcun modo al finanziamento del progetto, ha quindi assicurato che i lavori per la realizzazione della rete digitale non intralceranno la viabilità già congestionata della capitale e avranno un bassissimo impatto ambientale: “…grazie alle nostre delibere e alle nuove tecnologie ‘trenchless’ la strada informatica non distruggerà quella tradizionale – ha sottolineato Alemanno – non ci saranno scavi invasivi nella città e manto stradale distrutto, come è avvenuto tante volte in passato. Faremo interventi mirati e poco invasivi che creeranno poco disagio ai cittadini”.

 

Alla presentazione del progetto hanno partecipato anche Gabriele Galateri, presidente di Telecom Italia e consigliere delegato di Confindustria per le comunicazioni e lo sviluppo della banda larga, e Stefano Pileri, Direttore Technology & Operations nel Gruppo Telecom Italia e Presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici.

Telecom Italia si addosserà il 75% dell’investimento previsto, la parte restante verrà stanziata dagli altri operatori, come Fastweb, Vodafone e Wind. Riguardo il nodo dell’apertura della rete, ha spiegato Stefano Pileri “per Telecom Italia varranno gli impegni presi con Open Access, mentre nel caso degli altri operatori varrà la proprietà sulla parte di tubi su cui hanno deciso di investire”.

 

Secondo Galateri, si tratta di un “progetto bellissimo”, realizzato – cosa non sempre facile – di concerto da pubblico e privato.

“Dotare Roma di strutture digitali con contributi nei servizi di tutti i campi è molto importante e la banda larga è uno strumento importante per lo sviluppo economico di un paese. Oltre alle infrastrutture digitali ci vuole poi anche la domanda e da questo punto di vista Roma ha un ambiente adattissimo affinché l’ecosistema digitale possa svilupparsi”, ha concluso il presidente di Telecom Italia.

 

Per il presidente dell’Unione degli industriali di Roma Aurelio Regina il progetto è il primo passo verso la Roma “del futuro”, e rappresenta già un successo per il fatto di aver saputo “mettere d’accordo tutti gli operatori per presentare una proposta unica all’Amministrazione e sollecitarla per approvare una delibera davvero innovativa che sarà d’esempio per tutte le città d’Italia”.

 

I lavori per la realizzazione, sotto gli 8 mila km di strade della capitale, del reticolo di nuovi cavi ottici che permetterà di accedere alle reti fisse e mobili con una velocità fino a 5 volte superiore all’attuale, sono partiti in via ‘sperimentale’ da piazza Mazzini, ma inizieranno ufficialmente in autunno, partendo dal centro storico e dai quartieri Appio e Ponte Lungo.

 

Il progetto Roma Città Digitale si affianca a quello già lanciato da Telecom Italia per realizzare a Milano, in occasione dell’Expo 2015, una rete di connessione banda larga mobile a 28 megabyte al secondo e, ha affermato ancora Galateri, “un sistema digitale, che comprenda la città e dintorni, e dia al capoluogo una centralità tecnologica”.

 

Sul capoluogo lombardo, ha continuato il presidente di Telecom Italia “…c’è poi un piano di copertura che provvede allo sviluppo di queste nuove reti di ultima generazione, che punta al 65% di popolazione a oltre 50 mega nel 2016. Quello che poi altri potranno aggiungere e contribuire tra enti locali e Stato – ha concluso – potrà anche accelerare questi progetti”.

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