Mediaset: Telecinco chiude semestre con caduta dei ricavi. Vasile, ‘Nonostante la crisi del mercato spagnolo, controlliamo la situazione’

di Raffaella Natale |

Spagna


Telecinco - Vasile e Echevarría

Telecinco, l’emittente televisiva spagnola controllata da Mediaset, ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 62,2 milioni e una brusca caduta dei ricavi netti a 320,76 milioni di euro.

I ricavi pubblicitari lordi complessivi si sono attestati a 309,48 milioni, dei quali 304,14 milioni di euro corrispondono ai ricavi pubblicitari televisivi (compresi i canali del digitale terrestre). I ricavi pubblicitari netti sono stati di 294,87 milioni di euro mentre i ricavi netti complessivi – che includono il fatturato pubblicitario televisivo, i ricavi pubblicitari generati da altri mass media commercializzati da Publimedia Gestion (internet, teletext, canali tematici e digitali) e quelli ottenuti attraverso l’area commerciale (merchandising, vendita di diritti, sms, etc.) – ammontano a 320,76 milioni di euro.

 

Paolo Vasile, consigliere delegato di Telecinco, ha spiegato che “…nonostante le circostanze estremamente difficili nelle quali si trova il settore televisivo spagnolo – con gli investimenti pubblicitari in calo e il moltiplicarsi delle reti televisive -, ancora una volta, Telecinco ha dimostrato di essere in grado di controllare la situazione. Il secondo semestre sarà ancora duro, ma con un palinsesto di gran qualità per Telecinco, l’inizio di una tappa nuova ed aggressiva dei canali digitali e di internet, insieme alla maggior austerità che conferiremo al nostro piano d’investimento, saremo nuovamente in grado di superare brillantemente questa tappa, in attesa di un miglioramento delle condizioni generali dell’economia spagnola e di vedere quali saranno gli effetti dell’eliminazione della pubblicità nella televisione pubblica”.

 

Nei giorni scorsi, il Parlamento spagnolo ha approvato la proposta del governo Zapatero di introdurre una tassa sulle compagnie telefoniche e le società televisive per reperire le risorse necessarie a eliminare gradualmente gli spot televisivi dall’emittente pubblica Rtve.

 

La nuova tassa, che richiede l’approvazione da parte del senato spagnolo, introdurrà un’aliquota dello 0,9% sui ricavi lordi registrati nel 2008 dalle società telefoniche, del 3% nel caso delle stazioni televisive e dell’1,5% per le Pay TV. La nuova tassazione, che il senato discuterà probabilmente verso la fine di luglio, coinvolgerà le compagnie telefoniche Telefonica, che in Italia è socio tramite Telco di Telecom Italia, Vodafone e France Telecom, mentre le emittenti televisive interessate saranno Gestevision Telecinco, Antena 3 de Television (gruppo De Agostini), Promotora de Informaciones Sa, Cuatro e La Sexta.

Il progetto prevede che le Tv private e i gruppi di tlc contribuiscano al nuovo bilancio della Tv pubblica, compensando le perdite pubblicitarie (478 milioni previsti per quest’anno).

 

Il nuovo piano di finanziamento della Tv pubblica approvato dal governo Zapatero prevede la devoluzione al futuro bilancio della Rtve dei proventi di due nuove tasse sulle entrate delle Tv private (140 milioni) e su quelli dei gruppi di telecomunicazioni (290 milioni).

Al bilancio della Tv pubblica sarà destinata inoltre una parte (240 milioni) della tassa già esistente sull’utilizzo delle frequenze radioelettriche.

 

Infine lo stato contribuirà a sua volta con 550 milioni al bilancio annuale Rtve, valutato attorno a 1,2 miliardi. Le Tv private hanno accolto piuttosto con favore il nuovo dispositivo, considerando che beneficeranno del riporto di buona parte della pubblicità che non andrà più alla televisione pubblica. I gruppi di Telecom hanno invece reagito negativamente affermando che trasferiranno sulle bollette pagate dagli utenti la nuova tassa dello 0,9%.

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