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Spettro radio: Ok del consiglio dei ministri Ue all’uso della banda 900 Mhz per i servizi mobili a banda larga

Unione Europea


Il Consiglio dei Ministri Ue delle tlc ha dato il via libera all’aggiornamento della direttiva GSM, al fine di consentire l’utilizzo della banda a bassa frequenza 900 MHz, attualmente usata per i servizi di seconda generazione, per offrire nuovi servizi a banda larga senza fili.

 

La direttiva GSM risale al 1987 e ha contribuito in maniera fondamentale ad assicurare il successo del GSM in Europa, assegnando determinate frequenze radio (900 MHz e 1800 MHz) ai servizi di seconda generazione.

Alla luce delle evoluzioni tecnologiche e del diffondersi di nuovi servizi di comunicazione paneuropei, tuttavia,  la direttiva risulta obsoleta in quanto non permette di utilizzare quelle frequenze per i servizi wireless avanzati di prossima generazione.

 

La nuova decisione permette dunque alle nuove tecnologie di coesistere col GSM nelle frequenze 900 MHz e 1800 MHz, senza rimettere in causa il funzionamento del sistema GSM nella Ue.

 

La decisione del Consiglio si conforma al pronunciamento reso a novembre dal Parlamento Ue – che aveva approvato la proposta della Commissione con 578 voti favorevoli – e servirà non solo a rafforzare la concorrenza sul mercato delle tlc, ma anche a garantire una diffusione più ampia dei servizi wireless a banda larga, considerati come un importante volano per la ripresa economica.

 

La direttiva aggiornata, che sarà firmata in settembre dai presidenti del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri, entrerà in vigore ad ottobre e permetterà, secondo le valutazioni di Bruxelles, risparmi complessivi fino a 1,6 miliardi di euro in costi di capitale per la fornitura di un’unica rete europea.

 

La Commissione ha altresì comunicato che alla stessa data, in linea con la direttiva, entrerà in vigore una decisione in cui vengono stabilite le misure tecniche che permetteranno la coesistenza del sistema GSM con i sistemi UMTS attivi sulle frequenze GSM.

 

Si tratta, per il Commissario Viviane Reding, di un “importantissimo capitolo della legislazione in materia di telecomunicazioni”, poiché “…nell’aggiornare la direttiva GSM l’Unione europea apre la strada ad una nuova generazione di servizi e tecnologie dove l’Europa può diventare un leader mondiale”.

 

“La riforma – ha aggiunto la Reding – permetterà di rimuovere gli ostacoli che gravano sugli operatori, i quali potranno attivare nuove tecnologie nella banda di frequenze GSM per sviluppare servizi mobili in banda larga ad alta velocità. Ciò permetterà di dare una spinta all’economia europea senza fili e contribuirà al decollo dell’Europa digitale”.

 

Dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, le amministrazioni nazionali – comunica infine la Commissione – avranno sei mesi di tempo per recepire la direttiva e attuare la decisione in modo che le bande di frequenza dello spettro GSM siano pienamente disponibili per i servizi 3G.

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